Jalari, la pietra luccicante

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Uno scorcio del Parco Jalari
Sarebbe bello avere a pochi chilometri da Messina un posto dove ricordarci come eravamo, per farci rimanere attaccati alle nostre radici, invece di essere portati via dal frenetico tran tran che inscatola in uno stile di vita plastificato e insipido. Agrigento come Trento, Bari come Arezzo, l'Italia come gli USA, Singapore come Oslo. 

Il guaio è che abbiamo la fortuna di averlo, poco sopra Barcellona, e la maggior parte di noi neppure sa della sua esistenza. Il Parco Jalari è nato proprio con questo intento, regalarci le nostre origini, restituircele senza decontestualizzarle, ma al contrario contestualizzare noi, cittadini moderni, al parco. Jalari è infatti un viaggio nel tempo, dove riscoprire colori, odori e, perché no, anche sapori (visto che vanta un ottimo ristorante) che credevamo perduti o di cui ignoravamo l'esistenza. L'intento è ricordarci come anche solo cento anni fa (mica tanti, alla fine della fiera) si viveva nelle nostre strade, quali erano i mestieri che riempivano le nostre strade ancora sterrate, quali erano i rumori e gli odori che provenivano dalle antiche botteghe artigiane perfettamente ricostruite (e ricche di ben 15000 reperti) all'interno del percorso del parco, creato dalle famiglie Pietrini e Giorgianni e arricchito dalle misteriose ed affascinanti sculture realizzate da Mariano Pietrini. 

Ma Jalari non è soltanto una distesa di sculture e botteghe artigiane disseminate nel verde, non si limita ad una esposizione passiva della cultura e delle tradizioni che caratterizzano e differenziano i siciliani (in special modo quelli della fascia peloritana e nebroidea) dal resto del mondo. Senza l'apporto umano, tutto ciò si ridurrebbe ad un museo all'aria aperta e Jalari si attiva tutto l'anno per evitare di fare questa fine, ospitando eventi, manifestazioni tipiche, dando spazio ad artisti e teatranti locali, facendo rivivere antiche cerimonie tradizionali, attirando quei giovani che sempre più spesso disertano discoteche e pizzerie alla ricerca di sapori più speziati. 

Gli eventi di Jalari durante l'anno sono svariati. Da “Jalari in corto” alla “Festa della vendemmia” e “Festa dell'arancia” fino a “Fantavolando”, “I presepi” ed “Espressivamente”. Ma se non potete essere presenti ad eventi annuali del genere, potete sempre sfruttare le prossime giornate di primavera, il cui programma prevede area ludica per bambini e numerose rappresentazioni di musica popolare con utilizzo di strumenti tipici. Di qui a breve avremo a disposizione alcune giornate che consentiranno di scoprire questo piccolo tesoro del Longano; invece di fare la solita Pasquetta per campi o il 25 aprile e 1 maggio alla classica casa di amici, fare lo sforzo di raggiungere quel magico luogo appena celato dai Peloritani, può rappresentare un'occasione che in futuro potreste rimpiangere di non aver colto.

Paolo Failla

Sano di mente nonostante un'infanzia con classici Disney e cartoni animati giapponesi, il battesimo del fuoco arriva con i film di Bud Spencer e Terence Hill, le cui opere sono tutt'ora alla base della sua visione sull'ordine del cosmo. Durante l'adolescenza conosce le opere di Coppola, i due Scott, Scorsese, Cameron, Zemeckis, De Palma, Fellini, Monicelli, Avati, Steno e altri ancora. Su tutti Lucas e Spielberg . Si vocifera che sia in grado di parlare di qualsiasi argomento esprimendosi solo con citazioni varie. Ha conosciuto le vie della Forza con una maratona di Star Wars di oltre 13 ore.

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