Italo

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Paese: Italia

Genere: Commedia

Durata: 105 minuti

Regia: Alessia Scarso

Arriva nelle sale “Italo”, tentativo di Alessia Scarso e di chiunque abbia prodotto il film, di realizzare un “Hachiko” de noantri. A Scicli, da un giorno all'altro, arriva un nuovo compaesano molto particolare: un dolcissimo randagio di nome Italo.

La bestiola si inserisce nella monotona routine del paese con una straordinaria naturalezza. Passeggia per le pittoresche viuzze del piccolo centro, fa compagnia ai bambini che rientrano dalla scuola, segue i cortei religiosi e così via. Diventa un elemento cardine della piatta e tranquilla vita di paese e guai a non vederlo passare, specie per i più piccoli.

E nonostante il sia da sempre un problema in buona parte delle piccole realtà italiane, Italo riesce a farsi benvolere da tutti, specialmente dal figlio del giovane sindaco del paesino.

Una bella cartolina della Sicilia, ben realizzata e d'effetto, ecco cos'è “Italo”. Davvero un tentativo ben riuscito se l'intento era quello di promuovere la Regione Sicilia. Se diversamente si voleva realizzare un film per il cinema, le cose cambiano e parecchio.

La sceneggiatura è debole, carente e poco interessante, nessuno degli attori è entrato nella parte (tranne il cane), le difficoltà con il dialetto siciliano si notano. Insomma, dopo che ci si è rifatti gli occhi con il bel cagnolone si comincia a guardare l'orologio e a chiedersi quando finirà il film. Ancora una volta il cinema italiano dimostra a se stesso e agli italiani tutti come non sia sufficiente rubacchiare le idee qua e là per ottenere un buon prodotto.

Chi scrive si augura che presto o tardi, nelle alte sfere del cinema italiano, qualcuno si stufi di vedere gli spettatori andare a investire i propri soldi in produzioni estere e che sempre questo qualcuno si attivi per fare in modo che si lavori di più su quello che abbiamo: fare uscire uno o due buoni film all'anno, semplicemente non basta. Consigliato a chi sta pianificando le vacanze per l'estate.

Paolo Failla

Sano di mente nonostante un'infanzia con classici Disney e cartoni animati giapponesi, il battesimo del fuoco arriva con i film di Bud Spencer e Terence Hill, le cui opere sono tutt'ora alla base della sua visione sull'ordine del cosmo. Durante l'adolescenza conosce le opere di Coppola, i due Scott, Scorsese, Cameron, Zemeckis, De Palma, Fellini, Monicelli, Avati, Steno e altri ancora. Su tutti Lucas e Spielberg . Si vocifera che sia in grado di parlare di qualsiasi argomento esprimendosi solo con citazioni varie. Ha conosciuto le vie della Forza con una maratona di Star Wars di oltre 13 ore.

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