Interstellar

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Paese:  Regno Unito, U.S.A.

Genere: Fantascienza

Durata: 169 minuti

Regia: Christopher Nolan

 

Interstellar, basato su un trattato del fisico teorico Kip Thorne e diretto dal talentuoso Nolan (anche se inizialmente avrebbe dovuto essere diretto da Spielberg), è finalmente in arrivo nelle sale.

L'umanità è alle prese con una crisi ecologica senza precedenti. L'agricoltura si è ridotta alla sola coltura del granoturco, unica pianta a resistere ancora al terribile inquinamento di tutti gli habitat.

Il mondo scientifico non sa come venir fuori dalla crisi: colonizzare un altro pianeta sembra l'unica opzione, ma a portata di astronave non c'è alcun pianeta adatto. Per scavalcare il problema delle distanze e della durata delle vite dell'equipaggio, che rischierebbe di invecchiare e morire prima di aver trovato qualcosa, alla fine decidono di tentare con una spedizione stellare attraverso un wormhole (o ponte di Einstein-Rosen), che dovrebbe condurre l'equipaggio verso un altro luogo, che potrebbe trovarsi ovunque nella galassia o addirittura nell'universo.

Se c'è un regista che non ha più bisogno di dimostrare niente a nessuno, questo è Nolan. E nonostante ciò continua a cimentarsi in generi e storie complesse e trascinanti che puntualmente, ogni singola volta, lasciano il segno.

Un film di fantascienza sì, ma una fantascienza mai come in questo caso che somiglia tanto alla scienza. La storia si fa notare subito per drammaticità, spettacolarità e verosimiglianza scientifica. A questo bisogna sommare una regia pulita e dalla chiara visione nonostante la complessità del tema e un stellare (Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Michael Caine, Jessica Chastain) che ha saputo interpretare i ruoli nella migliore maniera possibile.

Non è un film per tutti. È affascinante, intrigante, evocativo e visionario, ma è anche complesso. Complesso, lungo e tratta di temi non alla portata di tutti. Forse, volendo cercare il pelo nell'uovo, se fosse stato meno prolisso (quasi tre ore) avrebbe potuto allargare il proprio potenziale bacino d'utenza, ma stiamo parlando di sottigliezze.

Il regista britannico confeziona uno splendido regalo un po' in anticipo sul Natale per tutti gli appassionati del genere, guarnito dalle splendide musiche di Hans Zimmer (chi ha detto “nuovo John Williams”?) che ha già lavorato con Nolan nella splendida saga de “Il cavaliere oscuro” e oltre a questo ad altri grandi titoli quali “A spasso con Daisy”, “Il re leone”, la saga dei “Pirati dei Caraibi”, “Kung fu panda”, “Thelma & Louise” e molti altri. Consigliato a molti, ma non a tutti.

Paolo Failla

Sano di mente nonostante un'infanzia con classici Disney e cartoni animati giapponesi, il battesimo del fuoco arriva con i film di Bud Spencer e Terence Hill, le cui opere sono tutt'ora alla base della sua visione sull'ordine del cosmo. Durante l'adolescenza conosce le opere di Coppola, i due Scott, Scorsese, Cameron, Zemeckis, De Palma, Fellini, Monicelli, Avati, Steno e altri ancora. Su tutti Lucas e Spielberg . Si vocifera che sia in grado di parlare di qualsiasi argomento esprimendosi solo con citazioni varie. Ha conosciuto le vie della Forza con una maratona di Star Wars di oltre 13 ore.

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