Inquinamento ambientale, sette arresti ai Cantieri Palumbo

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Il cantiere Palumbo, area ex Cassaro

Sette arresti ai Cantieri Palumbo, azienda iscritta a Confindustria Messina. Stamane all'alba il Comando del Corpo Forestale di Messina insieme al Nucleo Operativo Regionale di Palermo dello stesso Corpo e al Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Messina, ha dato esecuzione all'ordinanza su richiesta di applicazione di misura cautelare personale emessa dal GIP del Tribunale di Messina Massimiliano Micali.

Agli arresti domiciliari Raffaele Palumbo (38 anni, membro della Giunta di Confindustria Messina), suo padre Antonio (63 anni, amministratore della società, premiato nel dicembre 2008 dall'ex presidente di Confindustria Emma Marcegaglia nell'ambito del Tour delle Eccellenze), Santo Scopelliti (37 anni), Diego De Domenico (53 anni), Mario Fiero (38 anni), Walter Radin (57 anni) e Raffaele Donnarumma (39 anni).

Per tutti l'accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati ambientali (traffico illecito organizzato di rifiuti speciali).

Ai Palumbo padre e figlio si contesta anche il reato di distruzione, soppressione e occultamento di atti pubblici. Nello specifico, i formulari identificativi dei rifiuti da smaltire.


Aderendo alla richiesta del Pubblico Ministero, il giudice Micali ha anche ordinato il sequestro preventivo di 226 mila euro: la somma risparmiata dalla Palumbo Spa per non avere smaltito come prevede la legge i rifiuti speciali del cantiere.

Sequestrati anche 8 mezzi pesanti di proprietà o utilizzati dalla società “La Futura Sud” per i trasporti illegali.
Nell'indagine sono coinvolti in quanto indagati pure Salvatore Croce (67 anni, titolare della omonima ditta individuale di autotrasporti) e Letteria Scopelliti (25 anni, amministratore della “La Futura Sud”).


Le indagini sono iniziate nel febbraio 2011, quando durante un controllo  il  Corpo Forestale scoprì di materiale tipico dei rifiuti speciali provenienti dagli scarti di lavorazione dei cantieri navali. Analisi di laboratorio hanno successivamente confermato l'ipotesi dello smaltimento illecito di materiale pericoloso per l'ambiente.


La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina ha disposto accertamenti più approfonditi, che riguardano sia la Palumbo Spa e che Antonio e Raffaele Palumbo, che sono di competenza del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Messina.

L'operazione è stata coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Messina Diego Capece Minutolo e rientra nell'ambito delle azioni di tutela del territorio e dell'ambiente, in particolare nel settore dello smaltimento di materiali e rifiuti pericolosi.

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