#ilferribottenonsitocca. Tagli ai treni: il Governo Crocetta complice con Trenitalia
“Trenitalia prosegue ancora nel progetto della soppressione dei treni a lunga percorrenza e lo fa con il tacito benestare del Governo Crocetta e contro il volere di cittadini ed enti locali”. Il Movimento Popolare #ilferribottenonsitocca torna alla carica.
Tutto nero su bianco e niente sconti nella lettera inviata al presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, al neo ministro dei Trasporti Graziano Delrio e al suo omologo siciliano Giovanni Pizzo.
“Mentre la politica regionale in pompa magna festeggia il varo, sempre tardivo, dei nuovi collegamenti ferroviari tra Palermo e Catania, la cui realizzazione solo una calamità naturale poteva accelerare -denunciano i portavoce del movimento- il taglio dei treni a lunga percorrenza in Sicilia è ancora nei progetti di FS con l'assenso dell'assessore ai Trasporti Giovanni Pizzo e rischia di essere attuato a dicembre 2015″.
A confermare l'accusa la bozza ufficiale del contratto di servizio regionale di Trenitalia, già consegnata ai sindacati, nella quale si prevedono possibili servizi sostitutivi effettuati con treni regionali al posto degli attuali treni Inter City. Passaggio questo, che riprende il progetto di soppressione dei treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia nonostante le dichiarazioni rassicuranti dei vertici del Gruppo FS e dell'esecutivo Crocetta.
“A dicembre la regionalizzazione del sistema ferroviario siciliano sarà completata -chiosa il movimento #ilferribottenonsitocca- isolandolo dal resto della rete nazionale, sopprimendo buona parte della residua quota dei collegamenti ferroviari a lunga percorrenza e la navigazione RFI sullo Stretto di Messina. E questo inevitabilmente comporterà evidenti ricadute economiche in un territorio dal tessuto sociale e produttivo già fortemente depresso. Il tutto avviene con il tacito consenso del Governo Crocetta, che invece di opporsi ai progetti del Gruppo Ferrovie dello Stato evidentemente ne condivide la sostanza”.
Secondo l'analisi del movimento sulla bozza, in assenza di direttive ben precise da parte della classe politica locale alcuni dei collegamenti ferroviari considerati servizio universale potrebbero essere sostituiti con treni regionali, sopprimendo quindi un'ulteriore quota dei treni passeggeri a lunga percorrenza ancora attivi.
“Nei progetti presentati in queste settimane -spiegano ancora i portavoce del movimento- dal prossimo dicembre Trenitalia si riserva di predisporre due nuove coppie di treni regionali veloci sia sulla Messina-Palermo sia sulla Messina-Siracusa laddove servissero”. Quindi, il vecchio progetto di fermare i treni a Messina, far scendere i passeggeri, imbarcarli su un mezzo per attraversare lo Stretto per poi farli salire su un altro treno è tutt'altro che accantonato.
“Pare che ad oggi l'assessorato regionale ai Trasporti non abbia recepito l'atto di indirizzo con il quale il 14 aprile scorso la IV Commissione dell'Assemblea Regionale Siciliana impegnava il Governo Regionale a porre in essere ogni iniziativa affinché si garantisse la permanenza dell'esistente servizio ferroviario passeggeri a lunga percorrenza e del traghettamento RFI sullo Stretto -denuncia ancora il movimento. Al contrario, in maniera inconcepibile nella qualità di committente, l'assessorato ai Trasporti concorda e condivide con FS un contratto di servizio nel quale si lascia ampio margine al progetto della soppressione del servizio universale nell'Isola”.
E il fatto che il 31 dicembre 2015 scada in tutta Italia la proroga del contratto nazionale di servizio ferroviario passeggeri a media e lunga percorrenza tra il ministero dei Trasporti e Trenitalia e la mancanza di garanzie sul rinnovo, non contribuisce certo a rasserenare gli animi.
Il Movimento Popolare #ilferribottenonsitocca rilancia e dichiara di aspettarsi da Crocetta e Delrio “l'inserimento degli attuali servizi ferroviari a lunga percorrenza anche nel prossimo contratto nazionale di servizio universale e al tempo stesso sollecita gli investimenti necessari per le infrastrutture navali e la flotta FS sullo Stretto per velocizzare i tempi di traghettamento dei treni”.
Di seguito il testo integrale della lettera inviata dal Movimento Popolare #ilferribottenonsitocca a Crocetta, Delrio e Pizzo.
Assistiamo proprio in questi giorni all'incremento dei collegamenti ferroviari tra Palermo e Catania per la cui realizzazione, sebbene necessaria da anni alla mobilità siciliana, e' servita tuttavia una sciagurata calamita' naturale che ha diviso in due la Sicilia del trasporto gommato.
Accogliamo con favore l'aumento, sebbene tardivo, dell'offerta ferroviaria tra i due capoluoghi ma al tempo stesso temiamo che dal prossimo mese di dicembre si realizzi definitivamente la regionalizzazione del sistema ferroviario Siciliano isolandolo dal resto della rete nazionale sopprimendo la residua quota dei collegamenti ferroviari a lunga percorrenza e la navigazione RFI sullo stretto di Messina con evidenti ricadute economiche in un territorio dal tessuto sociale e produttivo gia' fortemente depresso.
La volonta' politica e di Ferrovie di ridurre il gia' carente “servizio universale” ferroviario che collega la Sicilia al resto d'Italia e' stata palesata lo scorso 23 dicembre in un incontro tra l'ex Ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi , gli enti locali e le Regioni Sicilia e Calabria . Segui' una forte reazione del territorio manifestatasi in una mobilitazione che coinvolse a Messina migliaia di cittadini in un corteo alla cui testa si presentarono una rappresentanza del Governo Regionale Siciliano e numerosi sindaci delle due Regioni. Il corteo e le numerose iniziative intraprese subito dopo da questo Movimento Popolare, che qui vi scrive, spinsero il MIT a rimettere alla condivisione degli enti locali ogni eventuale progetto di soppressione dei collegamenti dei treni passeggeri a lunga percorrenza dalla Sicilia e del traghettamento ferroviario sullo stretto.
Seguirono le posizioni ufficiali del Sindaco di Messina e dell'ANCI Sicilia che si dichiararono contrarie ai progetti presentati da Ferrovie dello Stato che prevedevano la “rottura di carico” dei treni a Messina e Villa San Giovanni con prosecuzione a piedi dei passeggeri utilizzando mezzi navali veloci . In data 14 aprile u.s. la IV Commissione dell'Assemblea Regionale Siciliana votava all'unanimità un atto di indirizzo che impegnava il Governo Regionale a porre in essere ogni iniziativa affinché venisse garantita la permanenza dell'esistente servizio ferroviario passeggeri a lunga percorrenza e del traghettamento RFI sullo stretto.
Tuttavia la scadenza al 31 dicembre 2015 della proroga del contratto nazionale di servizio ferroviario passeggeri media e lunga percorrenza tra MIT e Trenitalia e l'assenza ad oggi di ogni notizia in merito ad un successivo rinnovo dello stesso o espletamento delle gare previste per il successivo affidamento destano forti preoccupazioni sul proseguo del servizio da e per la Sicilia.
Si aggiunga inoltre che , dalle bozze dello stipulando contratto di servizio del trasporto regionale Sicilia, gia' in fase avanzata e da poco presentati da Trenitalia alle parti sociali, si evince chiaramente che alcuni dei collegamenti ferroviari rientranti nell'alveo del “servizio universale” potrebbero, secondo i piani del Gruppo Fs e in mancanza di diverso indirizzo politico, essere sostituiti con treni regionali sopprimendo di fatto parte dei collegamenti passeggeri a lunga percorrenza oggi esistenti.
Chiediamo al Governo Regionale Siciliano , che oggi e' il committente di Trenitalia nello stipulando contratto di servizio del trasporto locale , di esprimere , facendo seguito a quanto richiesto nell'atto di indirizzo della IV Commissione ARS , ferma e chiara contrarietà ad ogni decurtazione del servizio ferroviario a lunga percorrenza oggi in essere a difesa unica del diritto alla mobilita' dei cinque milioni di cittadini che rappresenta.
Auspichiamo un intervento politico del Governo Regionale e Nazionale mirato a garantire nei fatti il diritto alla continuita' territoriale dei cittadini siciliani a cominciare dall'inserimento degli attuali servizi ferroviari a lunga percorrenza anche nel prossimo contratto nazionale di servizio universale e/o eventuali proroghe che il MIT vorra' disporre e al tempo stesso predisporre i necessari investimenti nelle infrastrutture navali e nella flotta marittima Fs al fine di velocizzare i tempi di traghettamento dei treni sullo stretto di Messina.