Il superfluo in luoghi noti

Mariangela Donato
Mariangela Donato

La raspatura è l'operazione e l'effetto del raspare, cioè del levigare o dell'asportare materiale superfluo con la raspa. Il calzolaio era intento alla raspatura delle suole, in legatoria si effettua per dare al taglio un aspetto simile al taglio intonso di un libro di carta a mano, con le frastagliature che ne costituiscono la caratteristica più apprezzata. Scartavetrare quindi il superfluo. Cosa ben diversa è la sfiorettatura, lo sfiorettare: abbellimento, ornamento superfluo.

Ebbene sì, sempre di superfluo si tratta ma è un superfluo che si deve saper dosare e soprattutto, secondo il mio modesto parere, esistono il “superfluo positivo” e il “superfluo negativo”.

La donna più dell'uomo tende a curarsi molto, ops errore generazionale, l'uomo tende a curarsi molto, ops lapsus contro l'omofobia. E allora diciamo che è cosa buona e giusta curarsi e prendersi cura di se stessi a prescindere dal sesso e dalle tendenze dell'epoca. Spesso però si eccede con quelli che io definisco i superflui positivi, gli abbellimenti, ma mai trascurare e non accorgersi dei superflui negativi.

Cortile noto di un noto istituto scolastico comprensivo della nostra city, frequentato da figli di gente comune di Messina ma anche di noti avvocati, commercianti, professionisti messinesi e dai miei figli. Ogni mattina si assiste alla sfilata di moda e di fashion dei genitori.

Ore 08.10 di una mattina in cui aprire entrambe le mie cavità orbitarie è già un grande traguardo, mi accingo a salire le scale del sopracitato istituto, quando mi ritrovo a dover improvvisamente e per cause di forza maggiore spalancare i miei occhi, entrambi e contemporaneamente, per colpa di una madre.

La povera signora, più assonnata e forse anche più incazzata della sottoscritta, portava anche lei il figlio a scuola. Notai in lontananza una macchia scura sul labbro superiore, che tendeva a fare ombra su quello inferiore. Fu un attimo, ebbi pelle d'oca e credo un'espressione del viso a dir poco perplessa  guardando la tizia che, a pochi centimetri da me, mi guardò pensando probabilmente ”chi c… vadda chista?”.

Ma quello che mi osservava più sconvolto era il suo baffo. Quella sua peluria mi supplicava, lo so. Quei peletti importanti e scuri, sicuramente non volevano abitare su quel viso, erano lì e mi urlavano: “fa' qualcosa per noi, fermala, dille di usare un metodo anche indolore”.

Con l'aria sconvolta, decido di non ascoltarli e di andare avanti, la mia giornata deve pur continuare. Ecco ci vuole un caffè. Decido così di andare in un notissimo bar del centro. Davanti alla cassa inizio a spulciare nella mia borsa alla del portamonete, lo trovo, alzo gli occhi e zac: la cassiera di uno storico bar, pasticceria, gelateria, zona piazza Cairoli, con impertinente baffetto che mi sorride in attesa della mia richiesta.

Come faccio io a far uscire dalle mie labbra la parola caffè quando la mia mente continua a ripetermi “ma la gente ha mai sentito parlare di peli superfluiiiiii????”.

Ebbene adesso mi rivolgo a chi fa pubblicità, agli di comunicazione e marketing, chiedo il loro aiuto, in quanto è chiaro che c'è chi ha bisogno del loro supporto. Gente che deve pur sapere che nel 2014 esistono metodi diversi di depilazione anche indolore. Certo, può anche darsi che queste donne siano affezionate al loro pelo superfluo, ma mancu a ‘sta manera. Donna baffuta sempre piaciuta? Non credo: punge!

Mariangela Donato

Speaker radiofonica, blogger, conduttrice tv, mamma, portatrice sana di battute a raffica anche quando è giù di corda e chi più ne ha più ne metta, La Donato “viveur” è una messinese in fissa con il “savoir faire”. Su Sicilians scrive su abitudini e modi di fare soliti e insoliti, nostrani e non, prendendoli e prendendosi un po' in giro. La sua rubrica "Mi state tutti sul tacco" è la penna pettegola e pungente del nostro giornale.

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