Il prelievo della penale telefonica con il RID

Antonio Tesoro 11
L'avv. Antonio Tesoro

Gent.le avv. Tesoro, ho disdetto nel mese di giugno l'abbonamento con il mio precedente gestore telefonico e sono passato ad un altro. Negli scorsi giorni ho trovato uno strano addebito in conto corrente per oltre 200 euro e prese le informazioni in banca ho scoperto che si trattava di un pagamento richiesto dal mio precedente gestore telefonico. Ho prontamente chiamato il call-center e mi è stato risposto che l'addebito era la penale da pagare per il recesso anticipato. Ora, fermo restando che non ritengo di dover pagare nessuna penale in quanto nel mio contratto non mi risulta prevista, potevano prelevare la suddetta somma tramite RID considerato che non ho da tre mesi più alcun contratto con loro? La ringrazio anticipatamente, Fulvio G.

Gent.le Sig. Fulvio, la vicenda da Lei esposta non mi giunge affatto nuova. Difatti, frequentemente i gestori telefonici sono soliti tralasciare all'atto della conclusione del contratto la menzione di alcune clausole, quali ad esempio la penale da pagare in caso di recesso anticipato. In molti casi, il consumatore stesso non ricorda quanto riferito all'atto della sottoscrizione o anche  perché è passato qualche anno.

Nel Suo caso non ho contezza se il Suo contratto prevedesse la consegna di un telefono cellulare o sia stata proposta un tariffa particolarmente vantaggiosa, in tal caso Lei è tenuto a pagare le somme previste a titolo di somme residue o di differenza dovute per la tariffa agevolata e/o per l'acquisto del telefono consegnato all'atto di sottoscrizione del contratto di abbonamento. In caso contrario, la penale prelevata arbitrariamente non sarebbe dovuta per effetto del decreto Bersani convertito in Legge n.40 del 2 2007.

La questione invece più delicata è proprio il prelievo tramite RID, che a mio avviso non poteva essere più effettuato, stante il recesso dal contratto, pertanto il gestore precedente avrebbero dovuto mandare una formale richiesta con allegato bollettino per il pagamento al Suo indirizzo. Certamente per evitare quanto accaduto sarebbe stato più opportuno ordinare alla Sua banca di revocare il RID, cosa che Le consiglio in caso di futuro recesso.

Pertanto, Le consiglio di controllare con attenzione le clausole previste nel Suo contratto, magari facendosi aiutare da un legale di Sua fiducia, e qualora non dovesse essere prevista alcuna penale,  dovrà agire nei confronti del gestore al fine di ottenere la restituzione delle somme introitate arbitrariamente.

Per contattare l'avv. Antonio Tesoro potete scrivere alla seguente e-mail:

studiolegale@antoniotesoro.it o tramite il sito www.antoniotesoro.it


Antonio Tesoro

Avvocato civilista, esperto di diritto delle nuove tecnologie del web, appassionato ed ex praticante di arti marziali, adora la musica e ogni tanto abbraccia una delle sue numerose chitarre. Su Sicilians cura la rubrica Leggi&cavilli, ma non gli dispiacciono le incursioni in altri settori. Raffinato gourmet, disdegna Masterchef Italia e sogna l'edizione statunitense.

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