Il Messina vince il derby dello Stretto con un gol da cineteca

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Le due squadre pronte a sfidarsi, ma la vittoria sarà dell'ACR Messina

Luca Orlando, all'esordio con la maglia del Messina, al 33′ della ripresa firma di tacco un gol da antologia. La Reggina perde in casa per 0-1 e i giallorossi, dopo dieci anni, tornano a vincere al Granillo, portandosi momentaneamente in testa alla classifica.

Una partita attesa sette anni. Una vendetta da consumare. L'ultima volta il derby dello Stretto si disputò in : non un dolce ricordo per i tifosi peloritani. Poi, due promozioni per i siciliani e due retrocessioni per i calabresi. Messina e Reggina: il derby dello Stretto. Sono 7.343 i tagliandi venduti al Granillo, un migliaio solo quelli per gli ospiti.

Mister Ciccio Cozza conferma il duo Di Michele – Insigne in attacco e punta a far bella figura al suo primo derby in carriera da allenatore reggino. Gianluca Grassadonia decide invece di puntare subito su Orlando e il riconfermato Bjelanovic in attacco. Solito 3-5-2 collaudato per i peloritani.

Il derby è sentito da entrambe le squadre e gli interventi duri rappresentano un topic a inizio match. La prima palla gol porta la firma di Silvestri, ma il centrale messinese, tutto solo a centro area in seguito a un corner di Vincenzo Pepe, spedisce sul fondo di testa (10′).

Tanti falli, poco gioco. A far suonare la sveglia di Lagomarsini è però Insigne, che si incunea in area e spreca una buona opportunità ciccando completamente la sfera a tu per tu con l'estremo difensore milanese (22′).

Reggina ancora pericolosissima. Scambio rapido a centrocampo tra Viola e Insigne. Il calciatore di scuola Napoli si presenta indisturbato in area di rigore, salta anche Lagomarsini ma calcia alto sopra la trasversale (30′).

Disimpegno sbagliato di Donnarumma, palla a Di Michele che si procura una punizione dai 16 metri. Lo stesso attaccante reggino tenta la via della rete, spendendo di poco sopra la traversa (35′).

Nel giro di un minuto le due squadre vanno vicine al vantaggio. Prima Benvenga per poco non butta giù la porta difesa da Kovacsik con una bordata dalla distanza. Poi Di Michele impegna Lagomarsini, che respinge con i pugni e sventa il pericolo (45′).

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Un migliaio di tifosi giallorossi ha seguito da vicino il derby dello Stretto

È ancora la squadra di casa a rendersi pericolosa nella ripresa. Dall'Oglio tenta il colpo di controbbalzo, impegnando Lagomarsini in due tempi (10′). Poi è Di Michele a sprecare una ghiotta chance di testa da pochi passi (16′).

Girandola di sostituzioni tra le due formazioni. Il ritmo di gioco scende rispetto al primo , ma sono sempre gli amaranto a rendersi pericolosi in fase d'attacco. Sul tiro a botta sicura di Armellino, un super Lagormarsini devia in angolo (30′).

La Reggina attacca e i padroni di casa ripartono in contropiede. Ed è in azione di ripartenza che gli ospiti trovano il vantaggio. Donnarumma allunga la falcata sulla fascia sinistra, rientra sul destro e crossa dentro per Orlando, che di tacco si inventa un gol da cineteca (33′).

La squadra di mister Cozza, frastornata, non riesce a reagire. L'ultimo quarto d'ora è fatto di attacchi confusi ed infruttuosi. La gara, preparata dallo stratega Grassadonia, porta i risultati sperati. Dopo 96′ di battaglia (recuperi compresi), il Messina vince con merito il derby dello Stretto. Come un pugile che subisce e, all'ultimo round, ha ancora la forza in corpo per stendere l'avversario.

Una gara che può significare una carica in più per tutta la stagione. In questo momento, la formazione peloritana è prima in classifica. E la festa è solo all'inizio.

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