Il fantasma maleducato di viale della Libertà

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Un'antica immagine dell'Ospedale Regina Margherita

Di solito si pensa ai fantasmi come ad anime gentili che non fanno male ad alcuno, vivono in un mondo tutto loro e che al sono pieni di rimpianti per la vita che hanno eprso, spesso in maniera tragica.

In giro per la città però, ci sono anche dei fantasmi non troppo educati, che sono talmente arrabbiati con il mondo da riuscire persino a materializzarsi e a farsi “sentire”. A raccontarci un episodio che lo ha visto protagonista è Nicola, un ingegnere quarantenne.

“Una sera di molti anni fa -racconta- quando ero ancora studente, mi trovavo in viale della Libertà con degli amici, vicino alla fermata d'autobus posta tra il Museo e l'ex Ospedale Regina Margherita.

Aspettavamo l'autobus e stavamo chiacchierando tranquillamente, quando ad un tratto mi sono sentito spingere in avanti, come se qualcosa mi avesse urtato alle spalle con violenza. Infatti, il colpo fu talmente forte che persi l'equilibrio e rischiai di arrivare a terra. Stavo ancora cercando di capire cosa fosse , quando uno dei miei amici mi disse: “L'hai visto?”. “Ho visto cosa?” risposi.  “Ma quel tizio che è passato come una furia tra me e te -rispose il mio amico. Ti ha pure urtato perché gli stavi tra i piedi”. Inutile dire che lo aveva visto solo lui… Al pensiero di essere stato urtato da un fantasma o da qualunque altra cosa fosse, mi sono sentito davvero male. Non so come ho preso l'autobus arrivato nel frattempo e sono rientrato a casa, ma a quella fermata non ci sono più andato”.

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