Il Comune di Brolo travolto da truffe e arresti

ARASI Carmelo Copia 1
Carmelo Arasi
ARASI Rossella Copia 1
Rossella Arasi

Una bufera giudiziaria travolge il Comune di Brolo. I reati contestati vanno dal falso materiale e ideologico commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico e dalla truffa aggravata, fino al peculato. In concreto, tra il 2011 e il 2013 sono stati rubati dalle casse comunali milioni di euro.

Tra gli arrestati l'ex sindaco Salvatore Messina e diversi dipendenti del Comune.

L'operazione è scattata stamane all'alba quando, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti, uomini dei Comandi Provinciali della e dell'Arma dei Carabinieri di Messina hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del responsabile dell'area economico-finanziaria del Comune di Brolo, in provincia di Messina, a sei ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti dell'ex sindaco dello stesso Comune, di dipendenti e della del responsabile dell'area economico-finanziaria dell'ente locale e a tre misure di divieto di dimora nei confronti dell'ex vicesindaco del Comune di Brolo e di due dipendenti comunali.

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Antonella Campo

A finire in carcere Carmelo Arasi, mentre sono agli arresti domiciliari Salvatore Messina, Costantino Maniaci, Santa Caranna, Antonella Campo, Giuseppina Di Leo e Rossella Arasi. Per Mario Messina, Carmelo Gentile e Francesca Mondello è stato applicato il divieto di dimora nel territorio del Comune di Brolo.

Le indagini, dirette dal Procuratore Capo Rosa Raffa e dal Sostituto Francesca Bonanzinga, sono state avviate nei primi mesi del 2013 dai carabinieri della Sezione di P.G. della Procura di Patti e proseguite anche dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Messina e dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Patti.

Le indagini possono suddividersi in due filoni. “Il primo –spiegano d l Comando Provinciale dei Carabinieri di Messina- ha avuto come oggetto l'accensione di tre mutui alla Cassa Depositi e Prestiti da parte dei responsabili dell'Area Amministrativa del Comune di Brolo Carmelo Arasi e Costantino Maniaci per opere edili mai realizzate: il Palazzetto dello Sport, i lavori di miglioramento sismico per la scuola elementare del paese e gli interventi di urbanizzazione primaria a Sirò.

I mutui sono stati tutti richiesti e concessi tramite documentazione che tre degli indagati hanno indebitamente modificato per ottenere dalla Cassa Depositi e Prestiti elargizioni superiori rispetto a quelle stabilita nelle delibere del Consiglio Comunale, per un valore complessivo di circa 3 milioni 200 mila euro.

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Santa Caranna

Inoltre, erano falsamente attestati stati di avanzamento lavori tramite la presentazione di dichiarazioni di spesa fittizie in relazione ai quali la Cassa Depositi e Prestiti effettuava i propri versamenti.

Tutto ciò ha comportato un afflusso di denaro nei conti del Comune di Brolo a completa disposizione del responsabile dell'Ufficio dell'Area Finanziaria, che destinava il denaro in maniera del tutto arbitraria, emettendo mandati di pagamento non supportati da atti autorizzativi o con causali false, gonfiandoli negli importi.

Il secondo filone investigativo ha appurato come questo denaro sia stato arbitrariamente utilizzato e distribuito a favore di persone e associazioni sportive. Qui emergono le figure dell'ex sindaco di Brolo, Salvatore Messina, dimessosi nel novembre 2013 dopo un avviso di garanzia, e di numerosi altri beneficiari.

Le due società sportive destinatarie delle somme illecitamente distratte (Volley Brolo e Volley Mar Tirreno) sono tutte riferibili all'ex sindaco.

Inoltre, Messina ha ricevuto anche versamenti di denaro sui propri conti che non trovano giustificazione in alcun atto, prelevando con l'aiuto di un collaboratore compiacente sotto forma di anticipo del denaro contante per migliaia di euro senza aver mai giustificato o rendicontato le spese sostenute con fatture. Lo stesso Carmelo Arasi ha emesso mandati di pagamento a proprio favore, appropriandosi di 380 mila euro.

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Giuseppina Di Leo

In questo meccanismo di pagamenti non autorizzati è riuscita ad entrare anche la figlia di Aarasi, Rossella, che nel triennio 2011-2013 ha percepito indebitamente 100 mila euro. Gli altri destinatari di denaro risultano essere Santa Caranna, Antonella Campo, Giuseppina Di Leo e i due indagati sottoposti a divieto di dimora.

Determinante per l'esito delle investigazioni è stata la puntuale ricostruzione attraverso l'esame della documentazione ottenuta dalla Cassa Depositi e Prestiti e di quella acquisita presso l'ente locale e presso l'Istituto di Credito nel quale sono attivi i conti corrente intestati al Comune.

Sono stati inoltre ricostruiti i flussi di denaro relativi ai finanziamenti percepiti dal Comune di Brolo tramite i tre mutui concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti tra il 2011 e il 2013 per l'esecuzione di opere mai realizzate e quelli in uscita nello stesso arco temporale”.

Le indagini hanno quindi consentito “di rilevare l'esistenza di un articolato sistema di frode messo in atto da amministratori e funzionari, che attraverso una serie ripetuta di materiali e ideologici in atti pubblici si sono appropriati di denaro pubblico per un milione 400 mila euro.

Le persone coinvolte nella vicenda hanno causato non solo un danno patrimoniale di rilevante entità alla Cassa Depositi e Prestiti e al Comune di Brolo per oltre 3 milioni 200 mila euro (l'importo complessivo dei mutui concessi), ma anche inevitabili ripercussioni sulla corretta allocazione delle risorse destinate al soddisfacimento di esigenze della collettività”.

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Costantino Maniaci
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Salvatore Messina, l'ex sindaco di Brolo

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