Il Città di Messina non facilita la volata della spumeggiante ACR

L'A.C.R. Messina vince e convince al San Filippo contro il Comprensorio Montalto. Sei reti complessive nell'incontro che contrappone le due migliori difese del girone. Il 4-2 al fischio finale dell'arbitro Vincenzo Sommese di Nola suffraga i meriti di una squadra costituita per vincere il campionato e provvista all'occorrenza di ricambi che non fanno rimpiangere gli assenti.

Pubblico contenuto quello accorso al “San Filippo” in una giornata invernale, ma tutto sommato sgombra di nuvole. Dagli altoparlanti il nuovo inno di Tony Canto “Sugnu missinisi”. Poi i volontari della Parent Project onlus che sostengono la raccolta fondi per la ricerca contro la distrofia di Duchenne.

All'ingresso in campo dei giocatori la consueta sciarpata giallorossa della curva . Corona in panchina. Non era al meglio dopo l'influenza che lo ha colpito durante la settimana ed il tecnico Gaetano Catalano ha optato per Cocuzza. Fascia di capitano al difensore Ignoffo.

Chance a Piemontese nei primi secondi di gioco. Due punizioni. Al 4' la prima occasione del match per i padroni di . Conclusione al volo di Parachì, su assist di Bucolo, che sfiora il palo avversario. Squadre allungate sin dai primi minuti di gioco. Un terreno non facile dopo le piogge settimanali. Al settimo minuto il vantaggio dei biancoscudati su di Savanarola. Maiorano realizza la sua prima rete stagionale. Al 24' il tecnico del Montalto Franco Giugno opera la prima sostituzione. Dentro Zangaro fuori Poltero, il quale si dirige furibondo negli spogliatoi.

Al 35' eclatante autogol di Varriale. Un pallone da allontanare, senza peraltro alcuna pressione da parte dei peloritani in quella circostanza. Tre minuti dopo il Comprensorio Montalto accorcia però le distanze. Pessima giornata per Caiazzo che perde palla a centrocampo e genera il contropiede avversario. Sifonetti batte Lagomarsini. Un'ingenuità in difesa che mette paura all'A.C.R. Messina. Poco dopo si va negli spogliatoi.

Al rientro il versatile Guerriera prende il posto di Parachì. È il neo-entrato a fornire un ottimo traversone a Savanarola che realizza la marcatura del 3-1. Al 12' della ripresa è assegnato un penalty agli ospiti per un fallo di Caiazzo su Mirabelli. Dal dischetto Occhiuzzi. Para Lagomarsini, gettatosi a colpo sicuro sulla sua destra e raccoglie i tripudi della curva. Al 24' è il turno dell'ottimo Chiaria su contropiede dei peloritani. Una verticalizzazione con tre passaggi che mette ancora più al sicuro i tre punti. Ma il Montalto Uffugo non si arrende e Piemontese sigla la rete del 4-2, innanzi alla quale nulla poteva il portiere Lagomarsini.

Il match non subisce battute d'arresto. Le squadre si affrontano a viso aperto fino agli ultimi istanti di gioco, regalando emozioni e buon calcio. I giocatori da entrambe le parti non si risparmiano. Molti accusano crampi durante il recupero. Vittoria meritata quella dell'A.C.R. Messina. Appena qualche disattenzione in difesa che ha tuttavia tenuto viva la gara e gli offensivi avversari.

Non si doveva guardare agli altri campi, aveva in precedenza dichiarato il tecnico Catalano. E così è stato. Tanto più che il campo su cui si poteva gettare lo sguardo ha sancito una pessima sconfitta del Città di Messina.

Sonoro 5-2 al “San Vito” e poker del bomber Mosciaro. Ospiti come annichiliti e una prestazione che mal si confà al confronto con quella di poche settimane fa al Celeste. Il tecnico Pasquale Rando si scusa ai microfoni con la società e i tifosi. È lucido, onesto. Dichiara che se avesse avuto a disposizione ulteriori cambi li avrebbe certamente utilizzati. Non gli è giovato neppure il segnale dato ai suoi sostituendo Assenzio con il giovanissimo Portovenero, classe '96, ad aggiustare il tiro di una trasferta senz'altro da dimenticare.

La parvenza di gioco iniziale sfuma via al quinto minuto, quando Mosciaro dai 25 metri insacca un pallone angolato. Debole la reazione dei peloritani. Al 32' raddoppio di Guadalupi. Tre minuti dopo è Tiscione ad accorciare le distanze mediante un bel destro a giro su punizione deviato da un avversario. Poi di nuovo Mosciaro, al 40', chiude il primo tempo a danno dei messinesi. Un 3-1 che si intuisce non dia scampo agli ospiti.

Al tredicesimo della ripresa quarta marcatura di Mosciaro su dubbio penalty. Al 16' ancora il bomber firma la rete in contropiede del 5-1. A nulla giova il gol di Cammaroto al 45', quando ormai il Città di Messina è già stato travolto da un Cosenza che, a dispetto dei recenti problemi societari, non sembra voler interrompere l'inseguimento della capolista.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *