Ufficio stampa Iacp, la Uil Fpl chiede la rimozione di una dirigente

IacpIl 14 marzo 2011 la denuncia della Uil FPL di Messina alla Corte dei Conti per l'incarico di addetto stampa assegnato dall'IACP acquisendo un unico curriculum, senza un bando pubblico o un atto di interpello per il personale interno. Pochi giorni fa arriva la condanna per l'ex commissario straordinario Giuseppe La Face e per la dirigente Maria Grazia Giacobbe.

Alla denuncia della UIL FPL La Face rispose dichiarandosi “esterrefatto per la sequela di falsità che un glorioso sindacato come la UIL afferma come verità per il tramite dei massimi esponenti provinciali Amato e Calapai, evidentemente mal informati da qualche iscritto, non si comprende bene con quale obiettivo. La Uil torna nuovamente sull'argomento dell'incarico dell'addetto stampa cui ho già avuto modo di replicare circa la procedura seguita, di concerto con l'Assostampa Siciliana, pienamente rispettosa della normativa di settore, per cui non si può oggi che ribadire quanto già all'epoca sostenuto”.

“Ma a darci ragione -commenta Pippo Calapai, segretario generale della Uil FPL-  è arrivata una sentenza della Corte dei Conti del 25 giugno scorso, che condanna la Giacobbe e La Face per colpa grave e danno erariale alla restituzione della somma di 16.500 euro oltre a rivalutazione monetaria,   legali e spese processuali.

La Corte ha ritenuto inutile l'attribuzione dell'incarico di addetto stampa a soggetto esterno,  non solo conferito “a tutti i costi” e pur in presenza di professionalità interna, ma senza attestazione di copertura finanziaria. Pertanto l'atto è nullo e come disposto dalla normativa vigente, peraltro richiamata in sentenza, i “Dirigenti che dispongono atti privi di copertura finanziaria sono rimossi dall'incarico su iniziativa dell'amministrazione competente”.

Alla luce di questa sentenza la Uil FPL chiede all'assessorato agli Enti Locali e all'attuale commissario straordinario dell'IACP Venerando Lo Conti il pieno rispetto della legge e la rimozione della dirigente Maria Grazia Giacobbe.

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