Guai in Paradiso, sull’ATO3 Nina Lo Presti contesta Signorino

Nina Lo Presti
Nina Lo Presti, consigliere Cambiamo Messina dal basso

“La scelta dell'assessore Signorino di inglobare in un unico atto deliberativo sia il riconoscimento dei debiti fuori bilancio che l'adesione al Fondo di Rotazione, è stato un errore che sta imbavagliando riflessioni e analisi e consumando un dibattito all'interno del Consiglio comunale che verte prevalentemente sulla transazione del debito tra l'ATO 3 ed il Comune e sui pareri sottoposti ad una miriade di condizioni dei dirigenti, impedendo di affrontare più correttamente il processo di chiusura dell'ATO in liquidazione e creare presupposti positivi per la nascita delle SRR”.

Va dritta al sodo Nina Lo Presti, consigliere comunale di Cambiamo Messina dal basso, la lista del sindaco Renato Accorinti.

Che aggiunge: “Il dibattito d'Aula non ha registrato significativi contributi sul futuro del sistema del ciclo dei rifiuti, sulle innovazioni da adottare e sulle modalità da porre in essere e non ha certo aiutato a comprendere come si è determinata l'attuale situazione e quali sono le precise responsabilità che hanno portato a tutto questo”.

Che gli ATO siciliano siano stati un fallimento sotto tutti i punti di vista (l'Isola soffoca sommersa dai rifiuti, le ecomafie prosperano allegramente e pare che il buco degli Ambiti Territoriali Ottimali siano costati 3 miliardi e mezzo di , ma avere cifre precise non è facile) non è un mistero per nessuno.

Ma la Lo Presti punta i fari sull'ATO3 di Messina e sottolinea che “i membri del CdA della Società Ato3 che si sono succeduti hanno dato un contribuito importante  al dissesto del Comune, sottraendosi alle proprie responsabilità. Tra i componenti dei Consigli di Amministrazione risultano infatti nominati uomini rispondenti alla partitocrazia messinese, quasi sempre politici non eletti, funzionari di partito (di tutti i partiti), parenti. Mai una volta che siano state presentate figure manageriali riconosciute e competenti.

Le attività proprie dell'ATO3 sono state sottomesse alle esigenze fameliche di interessi particolari, limitandosi a svolgere il minimo indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi, senza ovviamente raggiungerli mai.

Quelle stesse logiche e modalità che hanno messo in crisi il sistema sono le medesime che una certa politica ha preso come unità di misura per valutare l'efficacia della propria azione.

I cittadini,  contribuenti e destinatari del servizio, si aspettano la verità, prima di procedere alla votazione di una delibera che riconosce di fatto debiti fuori bilancio ad una classe dirigente avversa ai bisogni della città, un atto dovuto alle nuove generazioni, i primi a pagarne il prezzo non solo contabile”.

Per anni il costo per la raccolta dei rifiuti supera i 40 milioni di euro, mentre per il 2013 siamo già a quota 43 milioni, 10 dei quali solo per il trasferimento dei rifiuti nella discarica di Mazzarà Sant'Andrea. Senza contare che i diversi Piani Industriali e i Bilanci presentano cifre discordanti in maniera imbarazzante, a partire dai trasferimenti perennemente ed inspiegabilmente insufficienti a Messinambiente, oltre a generare ulteriori fuori bilancio.

Guido Signorino
Il vice sindaco Guido Signorino

“Quale risposta si darà -chiede Nina Lo Presti- alle parcelle dei consulenti, agli inopportuni ed incomprensibili passaggi di livello di un'egoista e cannibale pianta organica già assunta senza concorso pubblico (un colpo di mano notturno dell'ex sindaco Francantonio Genovese, che si avvalse delle facoltà allora previste per legge, ndr), all'affidamento di alcuni servizi sottratti alla MessinAmbiente e concessi a cooperative amiche del sistema?

Non ci si può sottrarre all'obbligo di dare risposte e non si può che dire no a chi applica il freddo e distaccato richiamo a esercizi di ragioneria contabile e a un quasi mistico senso di responsabilità, non accompagnato da una grande convincente e persuasiva operazione di verità sul passato e di respiro strategico per il futuro, che sono in fondo gli elementi che giudicano l'adeguatezza di un'aspirante classe dirigente”.

Tutti quesiti ancora senza risposta, mentre già da domani l'amministrazione Accorinti si rimetterà al lavoro per portare in Aula la nuova delibera.

E poi l'affondo finale. “Ma osservando i resoconti del dibattito che in queste settimane si sta svolgendo tra l'amministrazione e il Consiglio Comunale -dichiara ancora la Lo Presti- il quadro appare a dir poco sconfortante, come se la Politica abbia cercato di eliminare il prima possibile una rogna fastidiosa, cercando di scaricare le colpe ad entità astratte, lontane, subìte, estranee, che non appartengono all'amministrazione attiva e che forse anche in ragione di questa estraneità non manifesta la volontà di fare chiarezza.

Bisogna sforzarsi di trovare soluzioni partecipate e condivise -conclude il consigliere Lo Presti. Il successo e la partecipazione all'iniziativa Rifiuti zero, che ha visto in prima linea il Ssndaco Accorinti  e l'assessore Ialacqua proiettati verso un confronto con i sindacati del settore, i cittadini e le forze politiche e sociali, ne sono la testimonianza”.

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