Gli edili tornano in piazza per rivendicare il diritto al lavoro

ediliziaDiritto al lavoro e sblocco delle opere pubbliche già finanziate e immediatamente cantierabili. Sono le richieste delle federazioni degli edili di Cgil, Cisl e di Messina, che venerdì prossimo manifesteranno davanti alla Prefettura.

Fillea Cgil, Filca Cisl e chiedono anche l'immediata costituzione di un tavolo tecnico per l'edilizia con la partecipazione di tutti gli Enti appaltanti.

“Le istituzioni e i politici messinesi -dichiarano i segretari provinciali della Filea Cgil Biagio Orit, della Filca Cisl Pippo Famiano e della Feneal Uil Pippo De Vardo- sono latitanti e sorde alle numerose richieste dei sindacati. Abbiamo quindi deciso di scendere in piazza per rivendicare il diritto al lavoro e lo sblocco di tutte le opere finanziate e cantierabili, troppo spesso bloccate dalla volontà del non fare dei politici e dalle pastoie burocratiche che hanno  contribuito al blocco totale dell'economia siciliana”.

I numeri dell'edilizia a Messina forniti dal sindacato non lasciano dubbi. Negli ultimi 5 anni si sono persi oltre 5 mila posti di lavoro, aggravando una crisi che ha pesantemente compromesso il comparto edile dalla metà degli anni Novanta. “E il mancato avvio delle opere finanziate e appaltate – concludono i sindacalisti – rischia di fare scomparire il comparto dell'edilizia, che è il settore trainante per la ripresa economica messinese”.

Intanto oggi a Palazzo Zanca i 14 lavoratori della ex Cea, la società che curava la manutenzione delle , hanno chiesto tramite Daniele David della segreteria provinciale della Fillea Cgil, un incontro al sindaco Accorinti, che li ha convocati per venerdì alle 16.30. La richiesta degli operai è una sola: l'avvio immediato del servizio, fermo da tempo.

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