Germanà, Buzzanca e i sogni infranti su uno scranno all’ARS
“Chi deve sedere all'ARS non lo decido io e neanche il partito. A decidere sono gli elettori e loro lo hanno fatto domenica scorsa. Non appena ci sarà l'insediamento ufficiale mi dimetterò dalla Camera e andrò a Palermo”. Il tono è quello educato del ragazzo di buona famiglia, ma le parole del neo deputato regionale Nino Germanà non lasciano spazio alle interpretazioni.
Buzzanca dovrà rassegnarsi a fare il dietologo, perché Germanà non ha alcuna intenzione di fargli spazio. A lanciare la proposta l'ex assessore Gianfranco Scoglio, che messo da parte il rancore per essere stato posto in un angolo dopo le dimissioni di Buzzanca a favore di Orazio Miloro, vicesindaco per un paio di settimane, ha lanciato la proposta di consentire all'ex sindaco di continuare a far brillare la propria stella nel firmamento dell'ARS.
Possibile, visto che Buzzanca ha preso una sonora legnata alle ultime regionali, perdendo in un colpo solo 11 mila voti rispetto al 2008? Possibile, secondo Scoglio, se Nino Germanà rimanesse a Roma e lasciasse libero il proprio posto a Buzzanca, primo dei non eletti in quota PDL a Messina.
Un sogno che si è infranto nello spazio di poche ore, visto che Germanà ha negato con forza un'ipotesi del genere, mettendo a tacere anche chi ipotizzava pressioni del partito per fargli lasciare lo scranno appena conquistato. E per il momento a Buzzanca non resta altro da fare che cinguettare su twitter e decidere cosa farà da grande. Politicamente parlando, s'intende.