Franco De Francesco alla Camera di Commercio. “Lavorerò per sciogliere il nodo sulla nomina del presidente”

“Il mio primo impegno sarà quello di risolvere la querelle tra assessorato alle Attività Produttive e Presidenza della Regione Sicilia”. Ha le idee chiare su quello che lo aspetta il commissario straordinario della Camera di Commercio Franco De Francesco, direttore dell'Ufficio provinciale del Lavoro.
Visto il ruolo, De Francesco ha una lunga esperienza come mediatore e in quanto dirigente regionale non dovrebbe essere difficile per lui districarsi nei guadi delle competenze regionali. Il nodo da sciogliere più grosso è infatti quello della nomina del prossimo presidente della Camera di Commercio di Messina, ferma da dieci mesi.
In base alle nuove normative nazionali, la Presidenza ritiene che sia di propria competenza. Ma l'assessorato alle Attività produttive (ancora saldamente in mano a Confindustria Sicilia dopo l'ex assessore Marco Venturi grazie all'attuale titolare dell'incarico Linda Vancheri, che proviene da Confindustria Caltanissetta e quindi dall'entourage del presidente siciliano degli imprenditori Antonello Montante) a causa dello Statuto speciale di cui gode la Sicilia avoca a sé la nomina.
Insomma, un pasticcio tutto isolano, che De Francesco spera di risolvere quanto prima. “Mi è stato assegnato un compito che spero di poter portare avanti nel migliore dei modi -spiega il neo commissario straordinario. La Camera di Commercio non riesce ad operare perché sono scaduti gli organi camerali. Io ho appreso oggi i dettagli del conflitto tra Presidenza e assessorato e mi impegnerò a risolverlo nel migliore dei modi e il più rapidamente possibile”.
Ha già avuto la nomina ufficiale? “No, mi è solo arrivata una telefonata oggi pomeriggio e aspetto il decreto. Non so neanche quanto durerà il mandato. Per quanto mi riguarda, quando mi arriverà sarò pronto ad insediarmi 5 minuti dopo”.
Questo incarico la distoglierà dall'Ufficio del Lavoro? “Assolutamente no. Farò gli straordinari ma continuerò a fare esattamente quello che ho fatto finora. Non posso e non voglio lasciare l'Ufficio del Lavoro. Sono sicuro che alla Camera di Commercio lavorerò bene. Abbiamo rapporti di lavoro continui, conosco i funzionari e l'ambiente. Non sono un corpo estraneo calato dall'alto e credo che questo aiuterà tutti nei prossimi mesi”.
Qual è la sua opinione rispetto al braccio di ferro tra Presidenza e assessorato? “Nel mio lavoro ho spesso constatato che lo Statuto speciale può anche essere un limite. Ovviamente credo nella buona fede di entrambi i soggetti che si contrappongono nella nomina del presidente e credo che risolveremo presto questa vicenda. Del resto, c'è molto da fare e una lunga gestione commissariale non serve a nessuno”.
Una linea di comportamento che trova perfettamente d'accordo il segretario generale della Cisl di Messina Tonino Genovese. “La Camera Di Commercio di Messina non ha bisogno di commissari straordinari ma di rinnovare democraticamente i propri organi istituzionali -ha dichiarato di recente. Casomai, è necessario un commissario ad acta per esitare velocemente pochi ma indispensabili provvedimenti urgenti e non differibili come il Bilancio consuntivo 2012 e il ciclo della performance 2013-2015.
Gli organi camerali e gli uffici messinesi hanno definito, nei tempi previsti dalla normativa tutti gli adempimenti di propria competenza trasmettendo gli atti alla Regione, che aveva l'obbligo previsto dalla legge di esitare entro un mese le richieste di designazione alle organizzazioni rappresentative del territorio dei propri rappresentanti per la ricostuzione entro il mese successivo del nuovo Consiglio Camerale che successivamente avrebbe dovuto eleggere a scrutinio segreto il Presidente e la Giunta. La Regione ha l'obbligo etico, politico e democratico del rispetto delle procedure ordinarie, dando corso al rinnovo degli organi istituzioni camerali senza alcun indugio”.