Fondi Ecopass, Gioveni chiede un’operazione-verità

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Libero Gioveni, consigliere UDC

Non solo debiti. Il consigliere UDC Libero Gioveni chiede all' Accorinti di fare chiarezza anche sull'uso dei Ecopass, incassati dai mezzi che attraversano lo Stretto. Le richieste presentate all'esecutivo precedente e all'ex commissario straordinario del Comune di Messina Luigi Croce sono cadute nel vuoto e adesso Gioveni ci riprova con la nuova Giunta.

“L'ormai nota e apprezzabile “operazione verità” che si sta avviando per fare definitivamente chiarezza sui conti in rosso di Palazzo Zanca -scrive il consigliere UDC- mi ha spinto a chiedere con forza anche la necessaria trasparenza e la medesima meticolosità sull'unica entrata economica straordinaria di cui il Comune dispone ormai da tempo: i Fondi Ecopass.

Il misterioso e inaccettabile silenzio che ha accompagnato per 9 mesi l'ex commissario Croce sui proventi della tassa d'attraversamento e soprattutto il suo reiterato immobilismo nell'adozione dei necessari provvedimenti utilizzando queste somme, non potevano essere giustificati dal ripetuto diniego a versare parte di esse da parte di alcune compagnie di navigazione.

Inqualificabile il fatto che, seppur stimolato più volte a farlo, Croce non abbia mai svelato l'importo complessivo del tesoretto dell'Ecopass e che soprattutto non lo abbia mai impiegato per migliorare le sempre più pessime condizioni delle nostre strade o per tendere la mano, per esempio, ai 20 agenti di Polizia Municipale assunti per un anno o ai restanti 12 idonei rimasti in graduatoria.

E' giunto, quindi, il momento -insiste Gioveni- che Accorinti e Signorino rendicontino anche ai cittadini su questo prezioso rubinetto di risorse che si apre tutti i giorni per riempire le casse comunali con l'intento di risarcire la città dalla servitù di passaggio dei mezzi pesanti”.

Gli ultimi dati certi rispetto ai fondi dell'Ecopass sono i 600 mila euro quantificati il 18 novembre 2011 e poi utilizzati nel 2012 con interventi tampone per le strade cittadine. “A distanza di un anno e 8 mesi -puntualizza Gioveni- nelle casse di Palazzo Zanca risulterà senz'altro un'altra cospicua somma vicina certamente al milione e mezzo di euro del cui impiego futuro, però, appunto, non si è mai detto assolutamente nulla.

Sarebbe pertanto auspicabile da parte della Giunta Accorinti che sembra già voler dimostrare massima trasparenza nella gestione della cosa pubblica -conclude Gioveni- anche un atto di estrema chiarezza sulla gestione e sull'immediato utilizzo dei fondi Ecopass, sulla cui grande importanza certamente non ci potranno mai essere né ora né dopo divisioni politiche di alcuna natura”.

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Francesca Duca

Ventinovenne, aspirante giornalista, docente, speaker radiofonica. Dopo una breve parentesi a Chicago, torna a preferire le acque blu dello Stretto a quelle del lago Michigan. In redazione si è aggiudicata il titolo di "Nostra signora degli ultimi" per interviste e approfondimenti su tematiche sociali che riguardano anziani, immigrati, diritti civili e dell'infanzia.Ultimamente si è cimentata in analisi politiche sulle vicende che animano i corridoi di Palazzo Zanca.

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