Estorsione e capolarato, 13 indagati dopo le indagini su RSA per anziani

Polizia truffa anziani

CATANIA. L’indagine sui presunti casi d’estorsione e caporalato in alcuni pensionati di Aci Castello, Gaggi e Giarre gestiti dalla famiglia si è chiusa con 13 indagati, 11 persone e 2 società, che a vario titolo devono rispondere di associazione per delinquere, estorsione e intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro nei confronti di 29 dipendenti.

Le loro testimonianze hanno messo a nudo una realtà fatta di condizioni lavorative inaccettabili, allontanamenti e dimissioni imposte a chi si ribellava, oltre al mancato pagamento di salari e contributi.

A gestire le indagini la Guardia di Finanza di Taormina, le cui verifiche, nell’ottobre

scorso, hanno portato agli arresti domiciliari cinque imprenditori: Nunziato Parisi, la moglie Rosa Arcidiacono e i figli Federico, Mauro e Rosario.

Per Maria Grazia Parisi, sorella di Nunziato, e la commercialista messinese Maria Ausilia Malaponti, era stato invece disposto l’obbligo di firma. Nel registro degli indagati della Procura di Messina anche Rosaria Contarino, Emanuele Grillo, Giuliana Miraglia, Francesca e le due società che gestivano le residenze per anziani finite nell’occhio del ciclone: la Reggia dei Nonni Srl e la Multiservices Parisi, società cooperativa sociale.

I tre pensionati sui quali si sono concentrate le indagini delle Gialle taorminesi sono la “Gioia dei Nonni” di Aci Castello, la “Reggia dei Nonni” di Gaggi e la “Casa Parisi” di Giarre.