Ente Teatro, denuncia alla Corte dei Conti e alla Procura

Teatro Vittorio Emanuele
Il teatro Vittorio Emanuele di Messina

La richiesta di accesso agli atti è del 25 giugno scorso. Ma dall'Ente Teatro  non è arrivata alcuna risposta. E visto che con le buone non hanno ottenuto nulla, SLC Cgil, UILCOM Uil, FIALS Cisal e Sadirs di Messina hanno deciso di denunciare per omissione di atti d'ufficio  il presidente Maurizio Puglisi e il soprintendente Nino Saija.

La denuncia sarà firmata oggi pomeriggio e subito dopo inoltrata alla Procura della Repubblica del Tribunale di Messina e alla Procura della Corte dei Conti di Palermo.

Per legge gli enti pubblici devono rilasciare copia di quanto richiesto entro 30 giorni dalla presentazione dell'istanza. Distrazione o disinteresse che sia, dagli uffici di via Mario Aspa pare non sia uscito neanche un foglio di quaderno e così i sindacati hanno deciso di ricorrere alla magistratura.

La richiesta di accesso agli atti, firmata dai segretari generali delle quattro sigle sindacali Pippo Di Guardo, Nino Di Guardo, Carmelo Tavilla e Osvaldo Smiroldo riguarda “tutte le attività e di qualsiasi natura (spettacoli, conferenze stampa, fiere, saggi, mostre e altro) e a qualsiasi titolo (oneroso, gratuito, in convenzione, con il patrocinio) svolte nei locali del Teatro Vittorio Emanuele nella sua interezza, compresa la Sala Laudamo, tra il 2 settembre e il 30 giugno 2014”.

In dettaglio, per ciascun evento o spettacolo ospitato i sindacati chiedono una copia “della richiesta prevenuta all'Ente Teatro per la fruizione dei locali, della delibera o della nota di autorizzazione concessa dall'Ente al richiedente, la documentazione dalla quale si evinca e attesti l'importo versato per ogni singola concessione dei locali”. Nel caso in cui i locali siano stati concessi gratuitamente, Cgil, Uil, Cisal e Sadirs ne chiedono i motivi “con a supporto la documentazione che ha determinato la gratuità della concessione stessa”.

A spingere i sindacati a questo passo, la grave situazione economica in cui versa l'Ente, causata dalle scarsissime risorse erogate dalla Regione Sicilia, che dovrebbe “indurre a un'oculata gestione delle risorse di qualsiasi natura, con particolare attenzione a quelle che provengono da attività o forniture di locali e servizi erogati dall'Ente stesso”.

“Non si comprende quali possano essere i motivi che inducono i responsabili dell'Ente Teatro a non dare seguito a una formale e legittima richiesta di accesso agli atti, inoltrata il 25 giugno scorso –commenta Pippo Di Guardo. La gestione di un bene pubblico qual è il teatro non può non essere trasparente e disponibile per chiunque ne faccia legittima richiesta. Ovviamente, siamo certi che non vi siano motivazioni in merito alla concessione, all'utilizzo e al pagamento per il fitto dei locali che siano difformi da quello che il regolamento del teatro prevede. Ma visto che non ci è stata data alcuna risposta, neanche per avvisarci che la documentazione richiesta era in fase di predisposizione, siamo stati costretti nostro malgrado a rivolgerci alla magistratura”.

Da settembre 2013 i sindacati hanno preso nota di tutti gli spettacoli, eventi e manifestazioni  ospitati al Vittorio Emanuele e alla Sala Laudamo e tutto fa supporre che una volta ottenuta la documentazione la esamineranno con attenzione, cercando riscontri e riferimenti ben precisi.

E in attesa di riceverla, SLC Cgil, UILCOM Uil e FIALS  hanno inviato ieri una formale richiesta di incontro con il presidente e il soprintendente.

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