Emergenza Gran Camposanto: oltre 700 bare nel deposito

Deposito 1Oltre 700 bare che riempiono fino all'inverosimile il deposito del di Messina. Un'emergenza senza precedenti, nonostante più di una volta in passato la struttura sia stata utilizzata ben oltre il consentito.

A denunciare la vicenda il consigliere comunale UDC Libero Gioveni che chiede la revisione del Regolamento e un intervento immediato dell'assessore ai Cimiteri Daniele Ialacqua.

“Come è noto -scrive Gioveni- la prolungata permanenza dei nostri defunti all'interno del deposito non rappresenta certamente una novità visto che le eterne attese per la loro definitiva tumulazione sono sempre state negli anni una storica prerogativa del Dipartimento Cimiteri.

Mai come adesso però -spiega l'esponente UDC, che sabato ha effettuato un sopralluogo scattando delle foto inequivocabili che testimoniano un'allarmante situazione- il luogo si presenta stracolmo, spettrale e indecoroso ed è per questo che l'Amministrazione deve immediatamente intervenire. Deposito 5

E' agghiacciante vedere i corpi dei nostri defunti addirittura bloccare l'uscio di una porta comunicante fra due stanzoni o centinaia di bare sparse per terra a formare una sorta di tappeto con i visitatori costretti quasi a fare lo slalom per poter raggiungere i propri cari scomparsi o, peggio ancora, a guardarli a distanza per l'impossibilità di arrivarci. Insomma, si tratta di un'autentica emergenza igienico-sanitaria”.

Il recupero dei loculi ultracentenari non è stato sufficiente a far diminuire il numero delle bare depositate nella struttura e i vincoli previsti nell'attuale Regolamento comunale sull'assegnazione dei loculi hanno contribuito a generare questo stato di cose.

Gioveni annuncia la decisione di proporre al Consiglio Comunale la revisione del Regolamento nelle procedure per l'assegnazione dei loculi, mentre all'assessore Ialacqua chiede Di intervenire “per ridare decoro al deposito del cimitero e onorare così la memoria degli incolpevoli defunti”.

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Francesca Duca

Ventinovenne, aspirante giornalista, docente, speaker radiofonica. Dopo una breve parentesi a Chicago, torna a preferire le acque blu dello Stretto a quelle del lago Michigan. In redazione si è aggiudicata il titolo di "Nostra signora degli ultimi" per interviste e approfondimenti su tematiche sociali che riguardano anziani, immigrati, diritti civili e dell'infanzia.Ultimamente si è cimentata in analisi politiche sulle vicende che animano i corridoi di Palazzo Zanca.

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