#Economia. Il trasporto aereo nella Città Metropolitana di Messina e le politiche del Governo nazionale

AeroportoQualunque ragionamento sulla mobilità e sui trasporti nella città metropolitana di Messina, anche nel caso del trasporto aereo dunque, non può prescindere dal considerare in ordine di priorità tre aspetti: le caratteristiche della domanda di trasporto aereo, la capacità delle strutture aeroportuali esistenti di offrire adeguati dal punto di vista qualitativo e quantitativo alla domanda di trasporto e l'opportunità di realizzare nuovi interventi infrastrutturali per potenziare l'offerta esistente. La domanda di trasporto aereo fa riferimento prevalentemente alla movimentazione delle merci prodotte e alla popolazione residente.

Considerato che l'area della Città Metropolitana di Messina si colloca agli ultimi posti tra le ex Province italiane per la scarsa propensione all'esportazione (in media il 3% dell'export totale), i flussi merceologici non avranno un peso consistente nella domanda di trasporto aereo. Se utilizziamo, poi, il valore medio nazionale del rapporto tra passeggeri e popolazione (0,90) come indicatore del tasso di fruizione del trasporto aereo della popolazione italiana, il numero di cittadini della Città Metropolitana di Messina potenzialmente fruitori del mezzo aereo può essere stimata intorno a 600.000 passeggeri annui.

Il 90% di questa utenza si serve dell'aeroporto etneo, mentre la quota rimanente utilizza quello dello Stretto a Reggio Calabria. Le due strutture aeroportuali presentano diverse criticità. A causa della distanza e della cattiva organizzazione del trasporto pubblico, Catania manifesta crescenti disagi, per non parlare dei ritardi alla partenza dovuti al congestionamento dei voli o alla frequenti interruzioni sulla tangenziale.

Per quanto riguarda Reggio Calabria, invece, numerosi e ben più seri sono i problemi. Dall'accessibilità all'aerostazione, ai collegamenti marittimi e terrestri, alla frequenza delle rotte, alle tariffe dei vettori, alla presenza di compagnie low cost. I servizi dei due scali possono essere potenziati e la realizzazione di una stazione ferroviaria in prossimità dell'aeroporto etneo e di un collegamento veloce Messina-Catania-Fontanarossa da percorrere in 50 minuti, renderebbe l'opzione Catania ancora più attraente.

Così come la rimozione delle numerose criticità dell'aeroporto Tito Minniti consentirebbero a questo scalo di diventare un city airport competitivo con quello di Catania, almeno per tutti quei voli che fanno rotta su Roma, Milano e altre destinazione nazionali.

Gli interventi del Governo nazionale sul potenziamento dell'aeroporto di Catania, sul nodo ferroviario (inclusa la fermata in prossimità dell'aereostazione), sulla velocizzazione della tratta Messina-Catania, così come pure il recente accordo sul PAC Metro tra le due città metropolitane di Messina e Reggio Calabria per 26 milioni di euro, vanno nella direzione giusta e mirano a rimuovere alcune delle criticità sopra evidenziate. Si può e si deve fare di più, ma in questo momento la vera sfida sembra quella di ridurre in modo consistente i tempi di realizzazione delle opere.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *