#Cronaca. Week end violento, 6 arresti in due giorni a Messina

Messina GHAZI Hnia Sicilians
Hnia Ghazi

L'intensa e costante attività di controllo dl territorio ha portato la Polizia di Stato a trarre in arresto sei persone in soli due giorni a Messina. E' di sabato scorso l'arresto per tentata estorsione e lesioni aggravate di due marocchini, madre e figlio, ai danni di una 30enne loro connazionale. Si tratta di Hnia Ghazi e Mohamed Chafik, rispettivamente di 57 e 29 anni. L'attività congiunta dei poliziotti dell'UPGSP e del Commissariato Messina-Nord ha posto fine a una lunga serie di aggressioni e minacce ai danni della giovane donna che, all'arrivo dei poliziotti e, nonostante la loro presenza, è stata ripetutamente spintonata sebbene in compagnia dei due figli di tenera età. Traumi al volto, escoriazioni ed ematomi in varie parti del corpo, con prognosi di 20 giorni, i segni della violenza. Come riferito dalla vittima l'episodio è solo l'ultimo di una serie di minacce ed aggressioni a lei ed al marito. Una violenza volta a farla desistere dal vendere la propria merce, regolarmente autorizzata, in una zona dove prepotentemente gli autori del fatto rivendicavano l'esclusiva.

Messina CHAFIK Mohamed Sicilians
Mohamed Chafik

Da ciò un'escalation di azioni aggressive che grazie ai poliziotti si è conclusa sabato mattina con l'arresto dei due nordafricani, condotti nella casa circondariale Messina Gazzi e messi a disposizione della magistratura.

E' di ieri mattina, invece, l'intervento delle Volanti, sul viale Giostra, nell'area dell'ex Mandalari, a seguito di una segnalazione di persona accoltellata. Giunti sul posto, i poliziotti hanno subito individuato la vittima di nazionalità tunisina, dalla quale hanno appreso che durante una per futili motivi un suo connazionale lo aveva colpito al petto con un coltello procurandogli un ferita, successivamente giudicata guaribile in 10 giorni.

Messina BEN AMIR Sicilians
Anis Ben Amir

Gli immediati accertamenti hanno permesso di risalire rapidamente all'identità dell'aggressore, che poco dopo è stato rintracciato nei pressi del luogo dove è sua abitudine dimorare. Si tratta di Anis Ben Amir, un tunisino di 36 anni, che annovera a suo carico numerosi precedenti per droga e reati contro la persona e la giustizia. Il trentaseienne è stato arresto con l'accusa di lesioni personali aggravate e su disposizione del magistrato competente è stato trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa di essere giudicato stamane con rito direttissimo.

E ancora nel pomeriggio di ieri i poliziotti hanno arrestato in flagranza di reato due minorenni di 15 e 16 anni e un messinese di 19 anni, Luigi Bruno, già arrestato dalla Polizia perché coinvolto in una rissa il 21 maggio scorso. I reati a loro contestato tentata rapina pluriaggravata e lesioni personali aggravate in concorso ai danni di un cittadino extracomunitario.

Messina BRUNO Luigi Sicilians
Luigi Bruno

In particolare gli agenti, a seguito di segnalazione per rissa a bordo di un autobus di linea ATM, sono intervenuti a Paradiso, dove l'autista del mezzo ha riferito loro che un cittadino straniero era stato aggredito da cinque ragazzi, due dei quali datisi alla fuga all'arrivo dei poliziotti, tre invece ancora sul bus, che sono stati immediatamente fermati.

La vittima, un venditore ambulante di 38 anni, ha confermato di essere stato aggredito con pugni e calci da cinque giovani, il cui intento era quello di impossessarsi della merce da lui venduta. Poiché presentava una vistosa ferita sanguinante al volto, l'uomo è stato accompagnato al pronto soccorso del Policlinico, dove gli è stata riscontrata la frattura delle ossa del naso e un trauma sulla bozza frontale guaribile in 30 giorni. Una inaudita violenza al tentativo di opporsi della povera vittima. Gli autori, identificati e arrestati, sono stati condotti rispettivamente al C.P.A in viale Europa (i due minori), mentre Luigi Bruno è stato portato nel carcere di Messina Gazzi a disposizione della magistratura. Sempre nel week end scorso la Polizia di Stato di Messina ha effettuato anche il controllo di 133 veicoli, ha identificato oltre 200 persone e verificato la regolarità della sottoposizione ad obblighi (arresti domiciliari, detenzione domiciliare, sorveglianza speciale) di una ventina di persone.

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