Cronaca. Palermo, si finge dietologa: denunciata 67enne messinese

gdf palermo siciliansPALERMO. Su delega della Procura della Repubblica del capoluogo siciliano, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria hanno eseguito un decreto di perquisizione nei confronti di una donna 67enne di origini messinesi, accusata di svolgere abusivamente la professione di dietologa. L'attività investigativa si è incentrata su un'associazione no profit palermitana, gestita direttamente dall'indagata, nella cui sede ubicata nel quartiere Cruillas, le Fiamme Gialle hanno scoperto un vero e proprio studio professionale abusivo di dietetica e nutrizione, dotato dei necessari strumenti come bilance impedenziometriche, lettini e prodotti cosmetici di ogni tipo. Proprio qui infatti è stato accertato lo svolgersi dell'attività illecita, consistita essenzialmente nella prescrizione, da parte dell'indagata, senza alcun titolo, di diete e piani alimentari, all'esito di consulenze fornite da soggetto incompetente, in assenza della prescritta e necessaria abilitazione. Le attività svolte hanno consentito di ricostruire con precisione il modus operandi: l'indagata, rappresentando falsamente ai propri clienti di essere una professionista del settore della nutrizione e di essere in possesso dei titoli necessari per svolgere questa attività, coadiuvata nelle operazioni da diverse collaboratrici (la cui posizione è allo stato al vaglio della magistratura) e anch'esse prive di qualsivoglia titolo ed esperienza nel settore, in quanto per lo più semplici casalinghe, convinceva i propri clienti ad affiliarsi, aderendo alla associazione, promettendo dimagrimenti sicuri e rapidi.

Dietro il pagamento di 50 euro, apparentemente come quota associativa, da versare al momento dell'accesso allo studio, i pazienti, dopo una preliminare , ricevevano dalla responsabile dello studio veri e propri piani alimentari, calibrati sulle singole esigenze rappresentate e sulla base di quanto accertato nel corso della visita. Inoltre, sulla base di asserite valutazioni di analisi ematiche e prove allergiche, la sedicente professionista, sebbene non in possesso dei titoli necessari per garantire la genuinità delle valutazioni operate, per aumentare i propri profitti convinceva gli ignari pazienti ad abbinare alla dieta prescritta o al piano alimentare individuato l'assunzione di integratori alimentari di origine americana, inducendoli all'acquisto. In tal modo, l'indagata riusciva ad incrementare i propri illeciti guadagni attraverso la di questi prodotti, compravenduti mediante il noto sistema del multi-level marketingAl momento dell'intervento i finanzieri hanno potuto accertare l'effettiva presenza delle collaboratrici dell'indagata, intente a visitare e a prescrivere diete a numerosi pazienti presenti nello studio, i quali solo in quel momento realizzavano che non vi era l'abilitazione a svolgere quel tipo di attività, nonché di aver messo in pericolo la propria salute. Oltre ad alcune persone presenti in sala d'attesa, pronte per essere visitate, sono stati identificati altri pazienti proprio nel momento della visita, tra cui una signora anziana che aveva modo di raccontare nella immediatezza ai finanzieri di essersi recata nello studio con l'intento di dimagrire a causa di alcuni problemi fisici legati all'età, nonché una ragazza minorenne, accompagnata dalla madre, la quale dichiarava ai militari di aver scelto lo studio dell'indagata per farsi prescrivere una dieta e un piano alimentare idoneo, compatibile con lo svolgimento dell'attività fisica praticata nel tempo libero. Per evitare che il reato potesse essere portato a conseguenze ulteriori, le Fiamme Gialle hanno posto i sigilli ai locali del centro abusivo, sequestrando lo studio e gli strumenti ivi rinvenuti. Le evidenze probatorie acquisite durante le perquisizioni hanno confermato l'ipotesi accusatoria mossa nei confronti della titolare dello studio; sono ancora al vaglio degli inquirenti le posizioni delle collaboratrici identificate nel corso delle attività

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