Cronaca. Palermo, operazione “Terminus”: due arresti per estorsione
PALERMO. I finanzieri del Gruppo Investigativo sulla Criminalità Organizzata del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Palermo, sotto la direzione e il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo siciliano hanno arrestato due persone accusate di estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti dei titolari di una storica attività commerciale palermitana operante nel settore dell’abbigliamento. Il mandante dell’estorsione, Luigi Salerno, alias “Gino” classe ‘47, soggetto già condannato in via definitiva per la partecipazione all’associazione mafiosa nell’ambito della famiglia di “Palermo Centro” e il genero Giuseppe Bosco, detto “Enzo” classe ‘70, esecutore materiale degli atti estorsivi, hanno imposto agli imprenditori la corresponsione di denaro avvalendosi della minaccia implicita discendente dalla storica appartenenza mafiosa del primo. La chiave di volta dell’indagine risiede in una conversazione ambientale captata all’interno di un’autovettura con a bordo i due arrestati, da cui è emerso chiaramente che gli stessi avevano concretamente individuato i destinatari della richiesta di pizzo e che erano determinati a riscuotere quanto dovuto. In particolare, il Salerno si rivolgeva a Bosco e gli ordinava: