Cronaca. Maiali e rifiuti di ogni genere nel centro di raccolta del Comune di Milazzo

MESSINA.  Su delega di indagine emessa dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, ieri mattina i militari del Nucleo Operativo Ecologico dei di Catania, insieme agli uomini del Nucleo Anti Sofisticazioni e a quelli della Compagnia di Milazzo, hanno condotto una mirata attività ispettiva di carattere ambientale a Masseria, nel comprensorio di Milazzo, in un'area di proprietà comunale adibita a centro comunale di raccolta Sul sito sono stati controllati il personale e i mezzi della società che ha recentemente vinto l'appalto per la raccolta e trasporto dei rifiuti della cittadina. L'area estesa 2.500 metri quadri si presentava, nel suo complesso e in più punti, ricoperta di ogni genere di rifiuti, con diversi grossi cumuli sia di rifiuti organici che di rifiuti speciali (quali vecchi mobili, divani, suppellettili) che anche speciale pericoloso (frigoriferi, televisori e apparecchiature elettriche ed elettroniche). Milazzo centro raccolta rifiuti 2 Sicilians

Ma la maggiore sorpresa per i militari operanti è stata quando dai cumuli dei rifiuti organici sparsi su tutta l'area sono arrivati dei maiali neri, che con molta tranquillità mangiavano l'immondizia, “scegliendo” tra il materiale organico proveniente dalla raccolta differenziata posta quasi a loro disposizione.

Velocemente è accertato che gli animali provenivano da un allevamento posto a poche centinaia di metri di distanza dall'area. La vicenda relativa alla presenza dei suini che si cibano della spazzatura presente è stata immediatamente presa in carico e trattata dai Carabinieri del NAS di Catania e del Servizio Veterinario dell'ASP di Milazzo, quest'ultimi opportunamente fatti intervenire sul posto, che, dopo aver rintracciato il proprietario e intimato allo stesso di radunare nuovamente i suoi animali, hanno proceduto al controllo dell'allevamento gestito dallo stesso.

Al termine delle operazioni gli oltre 200 suini presenti nello stabile sono stati sottoposti a sequestro sanitario. Occorrerà accertare infatti se vi sono potenziali pericoli provenienti dal fatto che gli animali o comunque molti degli stessi sono risultati essersi cibati dei rifiuti presenti sul posto.    

Nel frattempo dalla verifica della documentazione del sito è emerso che l'area in questione risultata essere stata utilizzata abusivamente e ridotta a una vera e propria area di stoccaggio, era sprovvista di qualsiasi autorizzazione ambientale di competenza della ex Provincia di Messina o della Regione Siciliana. Oltre a questo, numerose sono le norme di carattere ambientale che risultano essere state violate dalle attività condotte da diverse ditte che hanno operato sul posto e, in particolare, l'assenza di una regolare regimentazione delle acque, la massiccia presenza di rifiuti speciali e speciali pericolosi frantumati e risultati collocati direttamente sul nudo terreno e la preoccupante presenza di percolato fortemente penetrato nel terreno.

Inevitabile quindi il provvedimento di sequestro operato direttamente dai Carabinieri e notificato ai Dirigenti e Funzionari del Settore Ambientale Comune di Milazzo, fatti giungere dapprima presso l'area e successivamente convocati presso la Caserma dell'Arma di Milazzo. Il verbale di sequestro e la documentazione acquisita è stata immediatamente dopo consegnata al sostituto procuratore della Repubblica Matteo de Micheli, titolare dell'attività d'indagine. Al momento non sono state rese note le generalità delle persone ritenute potenzialmente responsabili di illeciti di carattere ambientale o amministrativo.

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