#Cronaca. Giro di vite dei Carabinieri a Villaggio Aldisio, arrestati due pregiudicati messinesi

MESSINA. Ieri mattina i carabinieri di hanno condotto un articolato servizio di controllo nella zona sud della città, attuato anche attraverso una serrata serie di perquisizioni domiciliari eseguite a Villaggio Aldisio.

BASILE LUIGI CL. 1972
Luigi Basile

In particolare, nell'abitazione di Luigi Basile, pluripregiudicato messinese classe 1972 e della convivente Letteria Branda, pregiudicata messinese nata nel 1967, al di sopra di un lavandino e a un'altezza di circa tre metri dal pavimento, gli operanti hanno notato una rientranza coperta da un ripiano in marmo, sotto il quale l'intonaco appariva di colore grigio, differente rispetto al resto della parete bianca. Immediati gli accertamenti, svolti con l'ausilio dell'unità cinofila per la ricerca di armi e che hanno consentito di rinvenire una cassetta in legno, che con l'uso di mazze e altri attrezzi è stata rimossa dal muro e successivamente aperta. All'interno vi era nascosta una Beretta calibro 9 con la matricola abrasa, in perfetto stato di conservazione e assolutamente funzionante, completa di due caricatori e colpi.

BRANDA LETTERIA CL. 1967
Letteria Branda

I due conviventi sono stati quindi tratti in in flagranza di reato per detenzione in concorso di arma clandestina e munizioni da guerra. L'uomo è stato associato alla casa circondariale di Messina Gazzi, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari.

PISTOLA SEQUESTRATA

A casa di T. B., pregiudicato messinese classe 1991 i carabinieri hanno rinvenuto, abilmente occultati nel doppiofondo ricavato nel cassetto di un mobile della camera da letto, circa 50 grammi di marijuana, che sono valsi al giovane una denuncia a piede libero per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Deferiti in stato di libertà, per danneggiamento e furto aggravato di energia elettrica in concorso,  anche un pregiudicato messinese classe 1990 e la convivente V.R., il cui contatore risultava evidentemente manomesso e nella cui casa è stato riscontrato, grazie all'ausilio di tecnici ENEL fatti tempestivamente intervenire sul posto, un ingegnoso (e abusivo) allaccio diretto alla rete pubblica.

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