Cronaca. Evasione fiscale, arrestato il neo parlamentare ARS Cateno De Luca

Messina Cateno De Luca 2 SiciliansMESSINA. Neanche il tempo di insediarsi all'ARS e con l‘arresto del parlamentare Cateno De Luca (Sicilia Vera-UDC) arriva la prima tegola sulla credibilità del parlamento più antico d'Europa. In esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal GIP del Tribunale di Messina a conclusione di articolate e complesse indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Messina, militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Messina e della Compagnia Carabinieri di Messina Sud hanno infatti sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari Cateno De Luca e Carmelo Satta. Entrambi sono accusati di essere i promotori di un'associazione per delinquere finalizzata alla realizzazione di una rilevante evasione fiscale di un milione 750.000 euro. Nel dettaglio, attraverso le indagini è stato individuato un complesso reticolo societario facente capo alla Federazione Nazionale Autonoma Piccoli Imprenditori e alla società CAF FENAPI, riconducibile direttamente o indirettamente a De Luca e a Satta, utilizzato nel  del tempo per porre in essere un sofisticato sistema di fatturazioni fittizie finalizzate all'evasione delle imposte dirette ed indirette.

In sintesi, lo schema evasivo emerso prevedeva l'imputazione di costi inesistenti da parte della Federazione Nazionale a vantaggio del CAF FENAPI, individuato quale principale centro degli interessi economici del sodalizio criminale. La frode si è sviluppata basandosi sul trasferimento di imponibile dal CAF alla Federazione Nazionale in virtù del regime fiscale di favore applicato a quest'ultima, che ha determinato un notevole risparmio di imposta.

Al termine dell'attività investigativa è stato individuato un indebito risparmio di imposta pari a 1.750.000 euro (sia ai fini IVA che delle imposte sui redditi delle società). Oltre alle due persone sottoposte agli arresti, sono state deferiti a piede libero altri 8 associati. Contestualmente è stata disposta l'esecuzione del sequestro preventivo per equivalente fino all'ammontare dell'indebito risparmio di imposta sia nei confronti degli arrestati che del CAF FENAPI, nei cui confronti è stata applicata la normativa in materia di responsabilità amministrativa degli enti.

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