Cronaca. Dichiara di essere nullatenente: sequestrati beni per 300.000 euro a Catania

sequestro musumeci gdf siciliansCATANIA. I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito un provvedimento di applicazione di misura patrimoniale emesso dal Tribunale etneo, Sezione Misure di Prevenzione, finalizzato al sequestro dei beni e delle disponibilità finanziarie riconducibili a Orazio Musumeci (cl. 1988), soggetto coinvolto in numerosi procedimenti penali istruiti per traffico di sostanze stupefacenti e inserito in svariati contesti della criminalità catanese. La pericolosità sociale dell'uomo è testimoniata dagli atti di rinvio a giudizio emessi nei suoi confronti per condotte di cessione di droga commesse unitamente a soggetti contigui alla criminalità organizzata etnea (orbitanti nel clan Laudani di Villaggio Sant'Agata) e da una condanna per concorso in con sentenza passata in giudicato nell'anno 2013. Inoltre, conferme della aderenza ad ambienti criminali della provincia sono emerse da un approfondito monitoraggio delle sue frequentazioni svolto dai militari del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Catania. A fronte di tali presupposti soggettivi, i finanzieri, sotto la direzione di questo Ufficio, hanno avviato nei suoi confronti e dei componenti del nucleo familiare una mirata attività di analisi economica volta a verificare la coerenza del loro patrimonio e tenore di vita con i redditi dichiarati. Le indagini patrimoniali – eseguite anche con l'ausilio del sofisticato software Molecola sviluppato dalla Guardia di Finanza per l'acquisizione massiva e l'analisi di tutte le informazioni rilevabili dalle numerose banche dati in uso al Corpo – hanno fatto emergere una ingiustificata sproporzione, per quasi 300.000 euro, del valore delle acquisizioni mobiliari e immobiliari realizzate dal 2008 al dall'intero nucleo familiare di Musumeci rispetto all'ammontare complessivo dei redditi da loro dichiarati in tali anni. Sulla scorta di tali elementi, questa Procura ha quindi proposto e ottenuto dal Tribunale di Catania il sequestro dei beni direttamente o indirettamente riconducibili all'indagato e al suo nucleo familiare. Il provvedimento di prevenzione ha avuto a oggetto il sequestro di un'unità immobiliare di 84 mq e dell'attività commerciale di chiosco-bar denominato “Profumo di caffè da Dennis”, entrambe intestate alla moglie del trentenne e ubicate nel quartiere Villaggio Sant'Agata di Catania, nonché di un'autovettura di grossa cilindrata e di un motociclo. Inoltre, in fase di esecuzione, i finanzieri del Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata hanno sottoposto a sequestro un assegno circolare, rinvenuto a casa del proposto, dell'importo di oltre 24.000a euro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *