Crisi Messinambiente, i lavoratori in Consiglio Comunale

Messinambiente in Consiglio 1
I lavoratori di MessinAmbiente in Aula

Prima la protesta davanti a Palazzo Zanca, poi il Confronto in Consiglio comunale con il sindaco Accorinti, l'assessore all'Ambiente Ialacqua e i capigruppo consiliari.

I lavoratori della Messinambiente tornano in piazza per rivendicare il diritto allo stipendio pagato regolarmente e alla chiarezza rispetto alla futura Società Raccolta Rifiuti, della quale ancora non si sa nulla.

Al momento, la sola certezza è che sostituirà il vecchio ATO3 e che a guidarla sarà il sindaco di Barcellona.

“Non c'è alcuna contezza sul futuro della partecipata -spiegano il segretario generale della FP Cgil di Messina Clara Crocè e il responsabile di settore Carmelo Pino. La Giunta Accorinti deve dire chiaramente cosa vuole fare”.

La è iniziata stamane alle 9 con l'assemblea convocata davanti al Comune e dopo tre ore si è deciso di entrare nell'aula consiliare. L'assessore Ialacqua è intervenuto rassicurando sulla costituzione della SRR e garantendo che il servizio non passerà ai privati, ma le perplessità della FP Cgil e dei lavoratori rimangono.

Messinambiente in Comune
Nel foyer di palazzo Zanca prima di entrare in Consiglio

“Non ci sono certezze rispetto al degli stipendi e all'organizzazione del servizio di raccolta rifiuti una volta che partirà la SRR. Una recente ordinanza sindacale ha affidato il servizio alla Messinambiente fino al 31 dicembre ma nessuno sa cosa succederà dall'1 gennaio.

Condividiamo idee e programmi dell'assessore Ialacqua rispetto al mantenimento dell'azienda pubblica, battaglia quest'ultima che come FP Cgil portiamo avanti dal giorno successivo alla decisione adottata dalla Giunta Buzzanca di liquidare la MessinAmbiente.

Però è indispensabile che l'amministrazione Accorinti dica chiaramente cosa intende fare e conoscere chiaramente le posizioni e gli atti che intende adottare, capire veramente quali saranno i passaggi da portare avanti. I lavoratori della partecipata non intendono attendere un minuto di più. Si tratta del loro futuro e pretendono delle legittime risposte”.

Aggiornamento 17.18

“Nonostante Accorinti abbia evidenziato l'assoluto momento di gravità economica del Comune -spiega il segretario generale della FP Cgil- , questa volta i lavoratori hanno affermato a chiare lettere “di non essere più disposti ad accettare alcun ritardo nel pagamento degli stipendi. Molti di noi -hanno urlato i dipendenti di Messinambiente- sono monoreddito, siamo assaliti dai mutui, dalle tasse e dai debiti e non riusciamo ad arrivare a fine mese. Non ci possiamo permettere il lusso di aspettare i soldi che ci spettano, perché di mezzo ci vanno i nostri figli, le nostre famiglie“.

“E' impensabile poter chiedere a queste persone ulteriori sacrifici -aggiunge la Crocè. Conosciamo bene la situazione di difficoltà economica del Comune, ma non condividiamo quanto affermato dal sindaco. A chi non ha i soldi per comprare il pane, il primo cittadino non può rispondere che le casse sono vuote o addirittura contestare i lavoratori che manifestano -puntualizza la dirigente sindacale, facendo riferimento alla reazione avuta da Accorinti durante la “protesta della pace”. Anche noi, come lui, lavoriamo 24 ore al giorno e spesso somatizziamo la disperazione dei lavoratori a cui non riusciamo a dare una risposta”.

Intervenndo in Aula, la Crocè ha affermato che “da un sindaco contestatore e pacifista che si arrampicava  sul Pilone, ci saremmo aspettati ben altro. Ci saremmo aspettati che si mettesse insieme ai lavoratori per chiedere al governo nazionale e regionale i trasferimenti (come aveva promesso in campagna elettorale). Non si può stendere il tappeto rosso quando arrivano il presidente Crocetta o il ministro D'Alia. Che cosa è venuto a fare Crocetta a Messina? Dove sono i finanziamenti promessi?”.

Una volta fuori da Palazzo Zanca, il segretario generale della FP CGil ha sottolineato che il sindacato non è disposto a fare sconti a nessuno. “E' stato così con Buzzanca, con Croce e sarà così con Accorinti e con chi verrà dopo di lui. Noi difendiamo i lavoratori che spesso operano in condizioni al limite della sicurezza, sobbarcandosi ogni genere di servizio, e gli utenti i quali reclamano diritti.

Chiediamo da subito un tavolo tecnico affinché si possano avviare tutte le procedure necessarie per la gestione dei rifiuti e per il reperimento dei fondi. Il sindaco e l'assessore -conclude la dirigente sindacale- hanno assunto l'impegno di seguire tutte le procedure per il pagamento degli stipendi, ma stasera continueranno le assemblee ed è confermato lo sciopero generale del 15 novembre.

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