Corsa contro il tempo per impedire la chiusura di Casa Serena

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Una delle tante proteste a Casa Serena

Un piano di reimpiego per tutti i lavoratori di Casa Serena, il pensionato del Comune di Messina.

Durante l'incontro di stamane a Palazzo Zanca tra l'amministrazione e i sindacati, si è discusso il percorso da attivare alla luce della possibile chiusura il 31 marzo prossimo, quando scadrà la proroga con la cooperativa Azione Sociale.

“Per la di Messina -dichiara il segretario generale Clara Crocé- è necessario predisporre un piano di reimpiego per tutti e 101 i lavoratori che allo stato attuale, a causa della riduzione del servizio, si trovano in part-time. Ciò, oltre a creare un problema di carattere occupazionale, sta generando parecchie difficoltà sotto l'aspetto della qualità del servizio, come confermano le molteplici lamentele degli anziani”.

Durante il confronto, cui hanno preso parte il sindaco Renato Accorinti, l'assessore allle Politiche sociali Nino Mantineo e il dirigente del Dipartimento competente Giovanni Bruno, la Crocè ha chiesto che si faccia chiarezza sui lavori di ristrutturazione e sulla possibilità che siano effettuati pur in presenza degli anziani che vivono all'interno della struttura o se invece è necessario che questi siano spostati altrove.

Ma la FP Cgil di Messina ha preteso delucidazioni anche rispetto alla proroga del servizio e, nel caso in cui fosse possibile, sul possibile ritorno dei lavoratori al servizio full-time.

“Siamo convinti -conclude la Crocé- che questa amministrazione voglia continuare a  mantenere aperta la struttura, altrimenti non avrebbe investito 900 mila euro.  Tuttavia è necessario stabilire un serio cronoprogramma per garantire a tutti un  percorso occupazionale valido”. La FP Cgil ha anche chiesto la convocazione di un incontro in Prefettura pure per i bandi di gara dei servizi sociali che scadranno il prossimo 31 marzo.     

E sempre in Prefettura la Cisl FP e la Uil FPL vogliono portare “idee, proposte e soluzioni praticabili”. I segretari generali della Cisl Funzione Pubblica e della FNP Cisl di Messina Calogero Emanuele e Bruno Zecchetto durante l'incontro con l'amministrazione Accorinti hanno ribadito che non vogliono in alcun modo sentire parlare di chiusura di Casa Serena.

“Siamo consapevoli che una revisione organizzativa sia necessaria, ma è opportuno -avvertono Emanuele e Zecchetto- che qualsiasi tipo di accordo passi dalla Prefettura, così come è avvenuto il 31 dicembre 2012, quando si individuò il percorso che ha consentito di tenere aperta fino ad oggi la struttura di Montepiselli.

Il 31 marzo scadrà l'affidamento del servizio alla Cooperativa Azione Sociale e i tempi sono strettissimi. Per questo chiederemo al un incontro urgente sull'argomento sottolineando come Casa Serena rappresenti una realtà occupazionale importante della città, ma soprattutto un punto di riferimento storico per gli anziani e le fasce deboli di Messina”.

Per Emanuele e Zecchetto è quindi indispensabile “contemperare le questioni legate al mantenimento degli anziani con un numero congruo di operatori rapportati ai servizi effettivamente resi. Siamo convinti che l'esecuzione dei lavori consentirà di mantenere il servizio di Casa Serena attivo. È necessario, però, chiarire quali siano le risorse che l'amministrazione intende mettere a disposizione per mantenere aperta Casa Serena e definire la forza lavoro necessaria in rapporto agli anziani ospitati”.

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