Corrao a Bruxelles: “In Sicilia si muore di infarto perché i privati tagliano l’acqua”

Acqua“In Sicilia si sono spesi 500 miliardi di lire per la diga di Blufi, rimasta incompiuta e per la quale servirebbero altri 155 milioni di euro per attivarla, ma si fa morire un di crepacuore perché i gestori del servizio idrico gli tagliano l'acqua”.

Così l'eurodeputato siciliano, capo delegazione del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao, ha posto all'attenzione del Parlamento Europeo il caso del pensionato agrigentino morto di infarto pochi giorni addietro, mentre gli operai del gestore del servizio idrico gli tagliavano la fornitura d'acqua in casa.

Il deputato alcamese è intervenuto in seduta plenaria a Bruxelles per affrontare il tema del mancato approvvigionamento idrico, denunciando “sprechi e malaffare che in Sicilia e Sardegna si sono radicati con il sistema mafioso”.

“In Sicilia la gestione mafiosa delle risorse idriche -ha detto Corrao- è uno dei più antichi esperimenti di privatizzazione e la mafia è la prima organizzazione a essersi resa conto del potenziale economico dell'affare.

L'Europa deve sapere anche che in Sicilia si muore per infarto perché i gestori privati del servizio idrico vengono in casa a tagliarti l'acqua, mentre a monte, politici, burocrati amministratori e privati si ingrassano di corruzione e malaffare dato che la rete idrica è un colabrodo e le dighe non sono mai state collaudate. Manca l'acqua -conclude Corrao- a Caltanissetta, Niscemi, in diversi comuni dell'ennese, Trapani e Palermo, mentre a San Teodoro esce acqua rossa dai rubinetti pagata come potabile”.

Elio Granlombardo

Ama visceralmente la Sicilia e non si rassegna alla politica calata dall’alto. La “sua” politica è quella con la “P” maiuscola e non permette a nessuno di dimenticarlo. Per Sicilians segue l'agorà messinese, ma di tanto in tanto si spinge fino a Palermo per seguire le vicende regionali di un settore sempre più incomprensibile e ripiegato su se stesso. Non sopporta di essere fotografato e, neanche a dirlo, il suo libro preferito è “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini.

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