Conferenza di Messina, De Luca e Basile bocciati in storia
MESSINA. Il bello della storia, soprattutto quella contemporanea, è che non la puoi cambiare a tuo piacimento. Tra foto, video e cinegiornali, le parole sono pietre e se non le sai usare fanno male. Molto male. Spacciare la Conferenza di Messina del 1955 per una falsissima Conferenza di Messina e Taormina significa non solo riscrivere la storia, ma farlo facendo la figura dei somari, quelli che le maestre mandavano in castigo dietro la lavagna a meditare sulle conseguenze dell'ignoranza.
La Conferenza di Messina, quella durante la quale tra l'1 e il 3 giugno del 1955 si decise la creazione dell'EURATOM (Comunità Europea dell'Energia Atomica), che due anni dopo divenne il MEC, il mercato Comune Europeo, si svolse nel capoluogo peloritano, a Taormina si andava solo per mangiare e dormire. La cosiddetta Risoluzione di Messina fu stilata a Palazzo Zanca. Per ricordare quel momento così importante della storia europea, nel 1995, quarant'anni dopo, l'allora sindaco Franco Providenti fu il perfetto padrone di casa dell'evento organizzato.
Ma torniamo agli sconfortanti giorni nostri. È evidente che dietro la scelta di inserire anche Taormina nella denominazione dell'ottantennale ci sia lo zampino del sindaco della cittadina jonica Cateno De Luca, ex primo cittadino di Messina. Città che abbandonò a tre anni dall'elezione per inseguire i sogni di una presidenza della Regione Siciliana che sfumarono non appena il centrodestra si svegliò e candidò la corazzata Renato Schifani. Stando ai rumors, pare che De Luca sia stato molto insistente su questo punto. Resta il fatto, che anche l'ufficio stampa della Regione Siciliana ha definito l'evento “Conferenza di Messina e Taormina”.
In questa vicenda, non è chiaro il ruolo avuto dal messinese eletto sindaco della città nel 2022, Federico Basile. Delle due l'una: o è a digiuno di storia europea oppure non è riuscito a rifiutare l'ennesima cortesia (vedi l'acqua dirottata l'anno scorso a Taormina dall'acquedotto cittadino mentre i messinesi agonizzavano con i rubinetti asciutti) al suo dante causa.
Presenti i ministri degli Esteri, a partire dall'italiano Antonio Tajani, e i rappresentanti dei Paesi firmatari del 1955 (Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo), della presidenza dell'Unione Europea e il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.
Ad accoglierli non solo il sindaco di Messina Basile, ma anche, neanche a dirlo, quello di Taormina De Luca. La celebrazione dei 70 anni della Conferenza di Messina è stata promossa dalla Regione Siciliana in collaborazione con il ministero degli Affari Esteri, dal Comune di Messina e, inspiegabilmente se non si conoscono le logiche messino-taorminesi dal 2023 in poi, dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia, dal Comune di Taormina nell'ambito, altro passaggio sconcertante, dal Festival Taobuk, finanziato dalla Regione, da quanto si legge nel D.D.S. n. 504/S6 con 450.000 euro.