Comune distratto e ACR-Lupa Roma si gioca a porte chiuse

StadioSanFilippo
Lo San Filippo

L'idoneità strutturale si sarebbe pure, quello che manca è l'adeguamento dell'impianto di video sorveglianza, indispensabile in uno stadio. E così, domenica prossima la partita ACR Messina-Lupa Roma si giocherà a porte chiuse.

“La Commissione di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo riunitasi in data odierna –si legge nel sito della Prefettura di Messina– pur prendendo atto della idoneità strutturale dello stadio, non ha potuto esprimere il parere di competenza in ragione delle perduranti carenze nell'impianto di video sorveglianza”.

Uno smacco per Messina, visto che il sindaco Renato Accorinti è da sempre un addetto ai lavori, al punto che ha tenuto per sé la delega allo .

In ogni caso, che la prima partita al San Filippo la si sarebbe giocata il 7 lo si sapeva da tempo. Come anche che per  ottenere il nullaosta della Prefettura a garanzia della sicurezza degli spettatori  erano indispensabili degli interventi specifici da parte del Comune di Messina.

L'ultima lettera di sollecito della Prefettura per ricordare l'urgenza della consegna dei documenti richiesti durante una riunione del 20 giugno scorso è stato inviata il 28 agosto scorso, visto che quella di fine luglio era rimasta senza risposta.

A Palazzo Zanca era stato dato tempo fino al 3 settembre, ma complice l'estate o il post Vara, negli uffici preposti la scadenza deve essere scivolata nel dimenticatoio. E così domenica prossima i tifosi messinesi resteranno a bocca asciutta.

Le nuove misure approvate a livello nazionale dalla Task force per la Sicurezza delle manifestazioni sportive il 7 aprile scorso, prevedono criteri ben precisi, senza i quali non è possibile rilasciare l'agibilità in stadi e strutture simili.

Durante la riunione di ieri in Prefettura è emerso, come si legge nelle comunicazioni del Palazzo del Governo, che “non risulta che l'impianto di video sorveglianza sia stato realizzato o adeguatamente implementato e/o ripristinato. Il Comune di Messina ha presentato in Questura il 3 settembre 2014 un progetto per la realizzazione del nuovo impianto per l'esame e la successiva approvazione da parte del Questore”.

Ma questa non è l'unica carenza, visto che “non risulta che sia stato ripristinato l'impianto di illuminazione esterna delle aree adiacenti e le vie di afflusso allo stadio e che sia stata posizionata la porta divisoria tra le due porzioni del parcheggio destinato agli ospiti e presso lo stesso non risulta effettuata la richiesta pulizia”.

Per non parlare del fatto che “non è stato presentato un piano di viabilità afferente l'afflusso e il deflusso degli spettatori nonché l'utilizzo delle aree di parcheggio e non sono state specificate le zone destinate al filtraggio e al prefiltraggio, il regolamento d'uso dell'impianto presentato risulta carente in alcune sue parti e non è stata presentata la ticketing policy (criteri di assegnazione dei biglietti) e non sono stati individuati i punti vendita dei tagliandi di accesso allo stadio e di stewarding (accompagnamento e sorveglianza dei tifosi, ndr)”.

E adesso, dopo la scaramuccia estiva sull'utilizzo dello stadio, si aspettano le reazioni della società, con in testa quelle del patron Pietro Lo Monaco.

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