Collocata nel Duomo di Cattafi la pala d’altare di Salonia

Salonia e padre Fanara1
Il maestro Salonia e padre Fanara

Il pittore Dimitri Salonia, fondatore della Scuola Coloristica Siciliana, ha realizzato e donato alla chiesa madre di  Cattafi, su commissione del parroco padre Giuseppe Fanara, una splendida pala d'altare dai colori accesi raffigurante la trasfigurazione di Gesù. Un importante quadro che trasuda la sofferenza di Cristo e allo stesso tempo la sua ascensione in cielo.

“Il quadro – spiega Salonia – riprende la proporzione aurea che rappresenta un canone di bellezza assoluta. Il suddetto rapporto vale approssimativamente 1,618, che è un numero irrazionale, come irrazionale è la trasfigurazione di Cristo, rappresentata in questo rettangolo aureo e divino. Irrazionale perché sfida tutte le leggi della gravitazione per volare in un tempo e uno spazio irreali e diversi, trasportato dalla luce che avvolge le sue vesti in un'aura di bellezza eterna  e senza tempo”.  

Felice per la donazione del quadro padre Fanara, che ha sottolineato: “Salonia ha la capacità di provocare un caos di colori impazziti per convertirli in sinfonia di colori. E come un domatore di leoni che con schiocchi di frusta acquieta belve feroci e le fa accovacciare pacifiche e mansuete, l'artista con le sue sfrenate pennellate addomestica i colori in armonia perfetta. Inoltre, come un vulcano in eruzione risveglia le coscienze per farle godere in visioni di luci colorate che diventano collirio e balsamo per animi stanchi. Si può dire che è un giocoliere di colori con sfumature magiche di senza cornici cioè senza confini, quadri liberi per spiriti liberi”

Salonia più volte si è occupato nella sua carriera ultracinquantennale di arte sacra. Splendidi i suoi quadri sull'ultima cena e la moltiplicazione dei pani e dei pesci che si trovano alla chiesa di San Luigi a Camaro. Toccanti le opere su San Francesco che si trovano nella chiesa dell'Immacolata e la pala d'altare della chiesetta di Villa Mondio. Infine, ha realizzato una sacra Sindone che a Pasqua ogni anno il Venerdì Santo sfila per le strade del villaggio di San Filippo Superiore a Messina.

In quel giorno si ripete quello che i fedeli chiamano miracolo, ma che invece è un effetto cromatico particolare che fa apparire più vividi i colori del dipinto del corpo di Cristo alla luce del sole. Con la realizzazione della Sindone, il genio artistico di Salonia ha raggiunto la massima maturità.

Sindone maestro Salonia
La Sindone dipinta dal maestro Salonia

Il dipinto composto su una tela di lino vecchio con pittura acrilica, grazie a tecniche che Salonia non ha voluto svelare diventa più acceso durante la processione, simboleggiando così la sofferenza di Gesù.

Il complicato lavoro per riuscire a definire questo capolavoro  è descritto dallo stesso Salonia che ricorda: “A San Filippo Superiore avevano l'abitudine di portare in processione il Venerdì Santo vari oggetti che simboleggiavano la passione di Cristo. Mancava la Sindone e il bravissimo critico d'arte Pepè Spatari mi propose di realizzarla. A questo punto ho studiato la vera Sindone conservata a Torino, prendendone in esame le proporzioni e le forme, per farne una riproduzione perfetta. Fatto lo schizzo, ho affidato tutto ai colori acrilici e l'immagine è venuta fuori. Ma era troppo dipinta e non rendeva l'idea, così l'ho cancellata ed è rimasta l'impronta. Era questo il risultato che volevo raggiungere. 

D'altronde, è questa la realtà della Sindone: essa rappresenta il corpo e il volto di Cristo, senza raffigurarlo, senza alcuna immagine fotografata impressa o dipinta, ma nello stesso tempo è la sua trasfigurazione. Non si tratta di una figurazione che possa essere stata impressa in un tempo o in un luogo, ma della trasfigurazione senza tempo dell'effigie.

La Sindone è l'immagine solarizzata impressa sul lino della radiazione vitale del corpo di Cristo nel momento Supremo e senza Tempo della Creazione di se stesso”.

Dimitri Salonia, è tra l'altro uno studioso di sindonologia ed è delegato provinciale del Centro di Sindonologia di Torino. Nelle prossime settimane sarà organizzata dalla Fondazione Salonia a Villa Melania nel rione di  Zafferia a Messina un importante evento sulla Sindone, durante il quale Dimitri Salonia rivelerà la propria straordinaria scoperta scientifica sulla resurrezione di Cristo attraverso un esperimento sul lampo di luce, quella stessa luce che avvolge il corpo trasfigurandolo.

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