Coglitore va in pensione, l’addio a Palazzo Zanca

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Ferdinando Coglitore

Dopo un anno tempestoso che più tempestoso non si può, il Ragioniere Generale del Comune di Messina Ferdinando Coglitore saluta e va in pensione. La sua richiesta di restare in servizio non è stata accolta e dall'1 settembre Coglitore sarà un pensionato.

Dall'addio dell'ex sindaco Buzzanca, che ha tentato invano la conferma a Palazzo dei Normanni e che esattamente un anno fa ha dato le dimissioni, la strada di Coglitore è stata tutta in salita.

Prima con il commissario straordinario Luigi Croce, con il quale è stata guerra da subito (indimenticabile la doppia relazione presentata alla di Palermo sullo stato delle finanze di Palazzo Zanca per la quale ancora ci ride dietro mezza Italia) e che gli tolse l'autonomia finanziaria, che pure rientra tra le prerogative del Ragioniere Generale.

Poi con la Giunta Accorinti, visto che tra i primi atti del nuovo sindaco c'è stata anche una lettera con la quale gli è stato messo su bianco che qualunque spesa sarebbe dovuta passata al vaglio del vicesindaco Guido Signorino.

E così, dopo 16 anni a Palazzo Zanca, oggi Coglitore ha completato il proprio percorso lavorativo. Di lui si ricorderà soprattutto l'ostinazione nel dichiarare che i debiti del Comune sono meno di 80 milioni, rispetto ai 500 sbandierati da Croce a giugno scorso. A fare chiarezza, ormai mancano poche settimane, ci penseranno i tecnici inviati dall'ANCI.

Intanto stamane il sindaco Renato Accorinti lo ha salutato nel di un incontro, cui hanno partecipato tra gli altri il Capo di Gabinetto Silvana Mondello e il dirigente dell'Ufficio di Gabinetto Giovanni Bruno.

A sostituire Coglitore, visto che è l'unico a possedere i titoli necessari tra i dirigenti comunali, Nino Cama.

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