Catania, violenza nel carcere Piazza Lanza: 150 detenuti distruggono mobili e cancelli
CATANIA. Serata di violenza ieri nel carcere Piazza Lanza di Catania. La denuncia è del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, il primo e più rappresentativo dei Baschi Azzurri, per voce del segretario nazionale per la Sicilia Calogero Navarra: “Nella tarda serata di ieri c’è stata una violenta protesta di circa 150 detenuti del Reparto detentivo Simeto che hanno divelto i cancelli delle celle e distrutto le suppellettili. Dopo lunga trattativa, il personale di polizia Penitenziaria è riuscito a riportare l’ordine e i detenuti sono stati richiusi con la sole porta blindata esterna, poiché i cancelli delle celle sono tutti scardinati. Non ci sono feriti tra i colleghi, ma i danni sono ingenti”.
Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “anche a Catania Piazza Lanza, come in decine di altre carceri del Paese al centro di devastazioni e proteste violente in questi giorni, se il sistema penitenziario non è imploso ed ha retto è solamente grazie alle donne e agli uomini della Polizia Penitenziaria che, spesso coadiuvati dai colleghi delle altre Forze di Polizia e Forze Armate, hanno fronteggiato per quanto possibile la montante protesta violenta. La
Per il SAPPE “la Polizia Penitenziaria deve essere incrementata di nuovi Agenti – solamente in Sicilia i Reparti di Polizia Penitenziaria delle carceri regionali hanno una carenza di personale stimata in circa 600 unità -, anche per riattivare il servizio di sentinelle sulle mura di cinta, e dotata di strumenti utili al mantenimento dell’ordine e della sicurezza interna, come i body scanner e la totale schermatura all’uso dei telefoni cellulari. Il combinato disposto di proteste e violenze nelle celle e di manifestazioni di sostegno all’esterno fa pensare ad un disegno di destabilizzazione e caos, in funzione di provvedimenti pro-amnistia ed indulto, piuttosto che di preoccupazioni reali per il contagio da coronavirus. Ma non dobbiamo abbassare la guardia!”, conclude Capece.