Cassintegrati siciliani Fase 2, i consulenti del Lavoro: “È l’ora del buon senso”
SICILIA. Il 18 giugno si avvicina mentre è ancora caos per i pagamenti della Cassa integrazione in deroga in Sicilia. La data in questione è quella prevista per l’inoltro delle nuove domande all’INPS, mentre il regresso rimane da smaltire. L’errore commesso, secondo la Consulta regionale dei consulenti del Lavoro, risiederebbe nell’aver creato il ponte-Regione tra INPS e lavoratori. Senza contare che tanti problemi si sarebbero potuti evitare “se le decisioni e le relative applicazioni non fossero state condizionate da contrapposizioni politiche e individualismi” – dichiara Rosalia Lo Brutto, presidente della Consulta regionale degli Ordini dei consulenti del lavoro della Sicilia. “Sarebbe stata d’aiuto invece – aggiunge Lo Brutto – l’istituzione di un tavolo permanente di confronto fra Regione, INPS e consulenti del lavoro, al quale sarebbe stato certamente prezioso il necessario e dovuto contributo di sindacati e associazioni di imprese”. Per tutte queste ragioni, ora è necessario gestire con enorme buon senso la Fase 2 della CIG in deroga a partire dalle pratiche errate, per il cui smaltimento i consulenti del lavoro sono pronti a collaborare con il personale regionale che frattanto avrebbe ricevuto diverse indicazioni operative che faciliterebbero la soluzione dei nodi emersi. Questo per passare poi velocemente al rinnovo di altre 5 settimane di integrazione salariale che finalmente non passerà più dalle Regioni, ma per il quale si attendono ancora i decreti attuativi e le indicazioni operative, attesissime proprio a causa della scadenza del 18 giugno. “Aveva ragione il nostro Consiglio nazionale – precisa ancora Lo Brutto – quando al tavolo con il Governo Conte aveva insistito sul fatto che anche la Cassa integrazione in deroga istituita per l’emergenza COVID dovesse essere gestita direttamente dall’Istituto nazionale di Previdenza senza il passaggio intermedio delle Regioni. Lo conferma il fatto che le domande di CIG ordinaria gestite dall’istituto sono andate avanti