Cassa integrazione in alto mare per i siciliani, Cancelleri e M5S attaccano Scavone

SICILIA. Cassa integrazione in alto mare per i lavoratori siciliani. E sull'operato dell'Assessore regionale al Lavoro puntano l'indice il viceministro di Infrastrutture e trasporti Giancarlo Cancelleri e il 5 Stelle dell'ARS, Assemblea regionale siciliana.  “Leggo sbigottito – afferma Giancarlo Cancelleri – le parole dell'assessore regionale Antonio Scavone, che sbandiera di aver fatto un ‘ottimo lavoro' sulla cassa integrazione per i lavoratori siciliani.  A questo punto Scavone mi dica dove mandargli le centinaia di messaggi che ricevo ogni giorno da parte dei lavoratori disperati, che non hanno incassato  il becco di un quattrino ancora oggi.

 

Ci vuole davvero coraggio a fare queste dichiarazioni, visto che la Sicilia è l'unica regione a non aver trasmesso ancora i dati all'INPS! In una cosa ha ragione Scavone, la Sicilia è davvero l'unica regione, ma non come sostiene lui a non aver avuto problemi, bensì a non aver dato un solo euro di cassa integrazione agli oltre duecentomila siciliani che ne hanno diritto. In questo momento di grande crisi questo è un delitto, visti soprattutto gli sforzi del Governo nazionale per abbattere i tempi lunghi, tempi che purtroppo sono stati vanificati dal Governo Musumeci”.

 

Cancelleri ha inoltre sottolineato come la Regione Lazio già il 2 aprile ha inviato le prime pratiche all'INPS e in questi giorni i primi lavoratori stanno ricevendo la cassa integrazione mentre in Sicilia i lavoratori rischiano di vedere i primi soldi intorno a metà maggio, con un mese di ritardo. “Le scuse – conclude Cancelleri – l'assessore  le vada a raccontare ai lavoratori, che dovranno aspettare ancora settimane per ricevere la cassa integrazione per colpa di un comportamento da incapaci. E questa è una vergogna che non fa rima con polemica, fa solo rima con incompetenza. Gli consiglio dunque di evitare di arrampicarsi sugli specchi e di sbrigarsi. E magari lo faccia anche in silenzio, visto che considerate le lungaggini farebbe bene a usare una maschera più che una mascherina”.

 

Alla voce dura del viceministro si aggiunge quella dei deputati del Movimento 5 Stelle all'ARS.  “Nel tentativo di dare rassicurazioni, l'assessore regionale del Lavoro Antonio Scavone ha invece confermato che la Regione è ancora in alto mare per quanto riguarda l'erogazione della cassa integrazione ai 136.706 lavoratori delle 37.277 aziende che ne hanno fatto richiesta” – dichiarano i deputati regionali Nuccio Di Paola, Roberta Schillaci, Giovanni Di Caro e Ketty Damante, componenti anche della Commissione Cultura, formazione e lavoro. Con loro il collega Antonio De Luca, che venerdì scorso era già intervenuto sulla questione presentando un'interrogazione all'Assemblea. “La procedura – continuano i deputati – dal nostro punto di vista, si intende completa solo quando i siciliani avranno i soldi nel proprio conto corrente. Al ritmo annunciato da Scavone, di circa 2.500 pratiche al giorno e sperando che siano stati veramente allineati i flussi informatizzati pdf/xml per il trasferimento dei dati all'INPS e considerati i necessari passaggi successivi con le aziende, stimiamo che saranno necessarie ancora alcune settimane prima che ai lavoratori arrivino i soldi”.

 

L'assessorato regionale, secondo i pentastellati, sarebbe partito in ritardo e avrebbe inoltre perso altro tempo per strada. Per ovviare al problema, propongono, andrebbe aumentato il personale per la gestione delle pratiche, anche attingendo agli ex sportellisti e andrebbe istituita immediatamente una task force formata da personale di altri dipartimenti. “Non ci sono scusanti per un ritardo annunciato che causerà forti ripercussioni per le economie familiari di tantissimi siciliani” – aggiungono ancora i deputati. E concludono così il loro intervento: “Gli uffici regionali non potevano non conoscere sin dall'inizio i numeri delle pratiche da lavorare. Dal 25 marzo, data di conclusione dell'accordo sindacale, cosa è stato fatto? In Cina in 10 giorni hanno costruito un ospedale e in Sicilia ci sono voluti 14 giorni per realizzare una piattaforma e da allora a oggi il nulla. Altri 14 giorni per rendere operativi, si spera, i Centri per l'impiego.

 

Seguendo il ragionamento dell'assessore Scavone, se tutto filerà liscio e non vi saranno nuovi intoppi con il personale a disposizione, ai 140 impiegati per esitare le oltre 37.000 domande sinora presentate occorreranno non meno di 15 giorni per trasmettere tutti i decreti all'INPS e metterlo in condizione di effettuare i pagamenti. Tutto questo ritardo è inaccettabile, i siciliani ne chiederanno conto e ragione”.

INPS