Casa Serena senza salari, sindacati pronti alla denuncia

Il presidente Crocetta a Casa Serena durante la sua visita a Messina il 31 dicembre scorso

Il Comune liquida diverse fatture alla cooperativa Azione , ma i lavoratori di Casa Serena sono fermi allo stipendio di ottobre. A denunciare il fatto le Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, che chiedono il pagamento immediato dello stipendio di novembre e della tredicesima e minacciano di ricorre alle vie legali.

“I lavoratori di Casa Serena hanno già dato -dichiarano i segretari generali Clara Crocè, Calogero Emanuele e Pippo Calapai. Con la cassa integrazione subiranno un taglio sulle ore di lavoro. Non è possibile accettare passivamente il mancato pagamento delle spettanze. Non si può mettere a rischio la serenità dei lavoratori né privarli delle risorse necessarie per il sostentamento delle rispettive . La cooperativa ha l'obbligo di normalizzare i pagamenti entro gennaio -continuano Crocè, Emanuele e Calapai. Di contro non esiteremo ad adire le vie legali. Sino ad oggi questo non è stato fatto perché il Comune non aveva liquidato le risorse necessarie. Ieri siamo venuti a conoscenza che per i vari servizi Palazzo Zanca ha liquidato alla cooperativa oltre un milione di euro. Adesso non possono esserci alibi: se il 31 gennaio passerà senza il pagamento delle spettanze dovute passeremo alle azioni necessarie a tutela dei lavoratori”.

E rispetto alla scongiurata chiusura totale di Casa Serena, i tre dirigenti sindacali sottolineano che la si è ottenuta solo “con il costante e pressante impegno delle Funzione Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil e  grazie all'impegno del e del prefetto, pianificando il percorso per mantenere Casa Serena aperta e, nel contempo, eseguire i lavori necessari per la ristrutturazione e la messa insicurezza. Certo, il numero degli ospiti è stato ridotto, ma siamo convinti che entro tre mesi tutti gli anziani riusciranno a rientrare. In ogni caso, mantenere aperta Casa Serena non è una cortesia e non significa che i lavoratori, ancora oggi debbano subire forti ritardi nel pagamento degli stipendi”.

Facendo una ricognizione tra le diverse cooperative, è evidente che  quando va bene gli oltre 700 lavoratori del settore dei Servizi sociali sono fermi a ottobre. Dai dati resi noti dalla Funzione Pubblica della Cgil, si vede che alla cooperativa Faro '85 è stata liquidata la fattura di agosto il 22 gennaio scorso, alla Cas quella di luglio il 18 gennaio, mentre a Nuove Solidarietà sono stati saldati settembre e ottobre il 14 gennaio.

Le Gardenie ha incassato il pagamento di settembre e ottobre il 18 gennaio, mentre Azione Sociale (che cura parecchi servizi) tra il 18 ed il 22 gennaio ha avute liquidate ben 15 fatture, comprese quelle di Casa Serena.

La cooperativa Lilium ha avuto il pagamento della fattura di settembre il 18 gennaio e nella stessa data la Progetto Vita ha incassato quanto dovuto per l'allerta meteo ed il trasporto. Il 25 gennaio avrebbero dovuto saldarle l'assistenza disabili nelle scuole, ma si è in attesa di conferme.

“La Cas e Le Gardenie sono le uniche cooperative che hanno ricevuto anche il mese di ottobre -commenta Clara Crocè. Abbiamo contezza che la cooperativa Le Gardenie ha pagato regolarmente gli stipendi ai lavoratori anche in assenza di rimesse da parte del Comune e ci auguriamo che altrettanto sia avvenuto anche per i lavoratori della Cas. Per Progetto Vita la Ragioneria del Comune ha assunto l'impegno di trasmettere il pagamento entro venerdì scorso e speriamo che abbia liquidato la fattura, anche perché la cooperativa ha versato ai lavoratori lo stipendio di ottobre. Oggi  verificheremo se il Dipartimento Servizi Sociali provvederà alla trasmissione delle fatture per le cooperative Nuova Presenza e Nuove Solidarietà in modo da procedere al pagamento degli stipendi ai lavoratori che sono fermi ai mesi di maggio e luglio”.

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