Caronte-Tourist, fallita l’ultima mediazione si va allo sciopero
Fallito anche l’ultimo tentativo di accordo per la vertenza Caronte-Tourist, si va verso lo sciopero di martedì prossimo.
Durante l’incontro tra i sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Usclac ed i vertici aziendali, questi ultimi sono rmasti fermi sulle posizioni già espresse: riduzione del 25% dei salari o il licenziamento di 94 lavoratori.
“Sulla base del calo di traffico registrato in questi mesi -spiega Pino Foti, segretario generale della Filt Cgil- l’azienda ha in sostanza ribadito la volontà di fissare al punto più basso la propria offerta commerciale, ridimensionando di conseguenza allo stretto necessario le turnazioni e quindi i posti di lavoro e le quote integrative del salario. Da mesi l’azienda aveva tentato a piccoli passi di andare in questa direzione e, dalla firma dell’ultimo contratto integrativo ad oggi, l’organico, seppur gradatamente, è stato ridotto di almeno 10 unità.
Ora Caronte e Tourist tenta invece di assestare il colpo decisivo e dopo aver trascorso il periodo di massimo flusso, la stagione estiva, con il minimo indispensabile, adesso presenta il conto e chiede di abbassare ulteriormente la soglia dei servizi.
È chiaro che Caronte e Tourist punta a raggiungere ben due obiettivi: da un la lato la riduzione del personale e dei relativi costi e dall’altro l’oggettivo condizionamento per il rinnovo del prossimo contratto aziendale. Ma l’azienda non può in un attimo dimenticare che i risultati ottenuti negli anni sono stati raggiunti solo grazie alla disponibilità degli equipaggi ed al buon livello di contrattazione e regolazione che adesso si vuole così smantellare. Caronte e Tourist receda pertanto dalle sue intenzioni e soprattutto non aggiunga un altro problema a questa città, perché viceversa otterrà solo lo scontro”.
Dall’azienda per ora solo un laconico “no comment”. “Vista la serietà del problema -dichiara Vincenzo Franza, amministratore delegato della Tourist- ritengo fuori luogo rilasciare qualsiasi dichiarazione sulla vicenda. Parleremo quando sarà il momento”.
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