#Caltanissetta. Pestano un romeno e si vantano su facebook, quattro arresti

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immagine di repertorio

Lo scorso 8 febbraio quattro sancataldesi hanno pestato a sangue un cittadino romeno di 23 anni. Dovevano, secondo le ricostruzioni, dargli una lezione perché aveva più volte disturbato le loro mogli e i  loro figli. La Polizia ha denunciato i quattro per lesioni personali. A tradire i sancataldesi una frase su facebook:  Bellissima serata. NB: chi si mette contro un nostro amico, si mette contro di noi!”

La Squadra Mobile, dopo la denuncia presentata dal romeno in febbraio, ha svolto un'intensa attività d'indagine. Dopo aver ascoltato le testimonianze dei dipendenti di un bar del centro di San Cataldo è risalita all'origine del pestaggio.

Il  romeno avrebbe disturbato più volte  le mogli ed i figli degli aggressori.  Quella sera, secondo alcune testimonianze, non era lucido e si era messo a disturbare i clienti presenti, in particolare donne e bambini mimando gesti osceni. E per tale motivo il proprietario lo aveva accompagnato fuori dal locale subendo minacce ed insulti. Poco dopo i quattro lo avrebbero picchiato con calci e pugni.

“Gli aggressori, da quanto riferito dalla vittima, si fermavano – aggiungono dalla Questura di Caltanissetta – solo quando uno di essi diceva lasciatelo perché credo che è morto. A quel punto la vittima si alzava per darsi alla fuga, quando sentiva esplodere un colpo di arma da fuoco. La vittima, avendo addosso una riproduzione di una pistola marca Black Eagle, la prendeva al fine di intimorire i suoi aggressori; ma una volta in mano la pistola, forse per paura, la buttava via recandosi presso la propria abitazione”.

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Armando Montalto

Tra la metà dei Novanta e i primi Duemila ha cambiato città, paese e occupazione con la rapidità di un colibrì. Insomma, questo quarantenne messinese, dopo aver fatto consegne a Canal Street, parlato in nome della UE, letto Saramago, tirato sassi sul Canal Saint Martin e bevuto fiumi di birra ha deciso. Tornare a casa, mettere su famiglia e la testa a posto. Oggi si divide tra libri, mare e famiglia. Intanto, prova a scrivere e a raccontare Messina.

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