#Caltanissetta. Il porto-rifugio di Gela è insabbiato, ma si paga ancora il canone

Porto rifugio GelaIl porto-rifugio di Gela è completamente insabbiato. I primi problemi sono sorti nel 2000 e negli anni la situazione si è aggravata al punto che il Comandante della Capitaneria di Porto ha emesso 23 febbraio di quest'anno un'ordinanza che vieta l'ingresso e l'uscita dal porto-rifugio a tutte le imbarcazioni con pescaggio superiore a 1 metro e 40. Sempre nell'ordinanza si precisa che tutte le altre imbarcazioni devono comunque usare la massima perizia e prudenza marinaresca.

I concessionari, però, sono costretti a pagare i canoni demaniali, nonostante nessuna imbarcazione di turisti possa attraccare e, quelle poche rimaste all'interno sono arenate e non possono uscire, denuncia Giuseppe Arancio, parlamentare regionale del PD.

“Chiedo di azzerare il pagamento dei canoni degli ultimi cinque anni e di avviare un intervento urgente per far rinascere il porto e le attività connesse” – dice Arancio, che ha presentato una interrogazione parlamentare all'assessore regionale al Territorio.

“Quella del porto-rifugio di Gela è una situazione paradossale – continua il deputato PD -che ha portato gli utenti a rivolgersi a strutture e cantieri vicini e rischia di veder chiudere tutte le attività cantieristiche navali presenti oggi, con una perdita di posti di che segnerebbe un ulteriore colpo alla già drammatica realtà occupazionale di quel territorio”.

Oggi pontili galleggianti e strutture connesse ed annesse (attività di alaggio e varo, rimessaggio, manutenzioni di imbarcazioni, ecc) sono totalmente inutilizzabili, con il conseguente fermo delle attività lavorative dei vari cantieri navali che insistono nel porto.

Per Arancio aver ridotto, seppur in piccola percentuale (10%) l'importo del canone da corrispondere per occupazione di suolo e specchio acqueo demaniale, non basta. Nell'interrogazione il parlamentare del PD chiede di “procedere, per gli anni dal 2010 al 2015, all'azzeramento del canone demaniale o in subordine ad una congrua riduzione, per occupazione di suolo e specchio acqueo demaniale gravante sui concessionari senza che in questi anni gli stessi abbiano potuto utilizzare in alcun modo il porto ed i servizi connessi”.

Antonio Maimone

Laureato in giornalismo all'Università di Messina. Ha sempre avuto la passione per il calcio e per lo sport in generale. Ha collaborato con diverse redazioni sportive e per Sicilians vi porterà all'interno di tutte le realtà sportive locali e regionali, facendo ogni tanto qualche passaggio in cronaca.

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