Benvenuti a Santa Lucia, terra di nessuno violata e ignorata

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La discarica di Santa Lucia sopra Contesse (Foto Dino Sturiale)

“Ho visto un mezzo pesante carico di materiali di risulta questa mattina dirigersi verso la discarica e scaricare indisturbato”.

Arriva con un sms alla nostra redazione l'ennesima segnalazione di attività all'interno dell'area attigua all'ex cementificio di contrada Mirulla a Santa Lucia sopra Contesse da parte di residenti nella zona.

Si tratta di un vero e proprio impianto di trattamento di materiali di risulta e di inerti, attivo da almeno un decennio, che già nel 2005 fu posto sotto sequestro dai carabinieri del NOE (Nucleo Operativo Ecologico) di Catania perché operava senza le autorizzazioni previste dalle leggi vigenti.

Né questo né altri provvedimenti presi nel corso degli anni sono però serviti a far cessare lavori che secondo gli inquirenti e le istituzioni preposte al controllo del territorio mettono costantemente a rischio la salute e la qualità della vita degli abitanti della zona.

Solo nel 2013 e solo dopo le insistenti proteste provenienti da questi ultimi, l'attività investigativa degli agenti del e del Nucleo Decoro Urbano della Polizia Municipale di Messina ha potuto accertare nuove e ripetute violazioni dei sigilli da parte degli addetti all'impianto. Gli uomini del commissario Santagati, in particolare, hanno elevato  numerose contravvenzioni e a settembre hanno sequestrato  un sorpreso a depositare inerti  nell'area.

Il 9 gennaio scorso il titolare dell'impianto, l'autotrasportatore Luciano Musarra, è stato arrestato e messo ai domiciliari, ma nemmeno quest'ultimo provvedimento è servito a far cessare una volta per tutte l'attività della discarica. Il nostro servizio fotografico, realizzato pochi giorni fa, mostra con chiarezza come il posto sia ancora regolarmente utilizzato.  Si notano infatti diversi cassoni metallici di quelli comunemente in uso nei cantieri edili pieni di materiale e l'escavatore perfettamente funzionante.

Discarica Santa Lucia 2
Un altro scorcio della discarica

Le proteste dei cittadini non sono andate, dunque, a buon fine. A ogni modo, sostiene l'assessore all'ambiente del Comune di Messina Daniele Ialacqua, “sono servite a riportare la questione all'attenzione della Forestale e dei Vigili Urbani.  Anche se -ammette Ialacqua- la mancanza di un monitoraggio costante dell'attività di questa come di altre abusive che ricadono nel nostro territorio ha portato a situazioni come quella di Santa Lucia”.

Dove imprenditori con pochi scrupoli riescono ad eludere controlli e provvedimenti continuando a svolgere attività pericolose per l'ambiente e la salute pubblica.

Il Comune di Messina comunque non è rimasto con le mani in mano.  Una lettera dell'assessore Ialacqua indirizzata alla Procura della Repubblica alla Questura e alla Prefettura proponeva, nel novembre 2013, la stesura di un protocollo di intesa fra le istituzioni competenti per  avviare una collaborazione con l'obiettivo di “prevenire e reprimere le frequenti violazioni della normativa in tema di gestione dei rifiuti” .

Nessuna risposta positiva è però finora giunta sulle scrivanie dell'assessorato. “Solo dalla Prefettura ci hanno fatto sapere -spiega sempre Ialacqua- di non avere al momento uomini e mezzi disponibili a sufficienza. Dagli altri interpellati neanche un cenno”.

“Gran parte dei controlli sulla discarica li ha effettuati il Corpo Forestale -aggiunge il commissario del Corpo di Polizia Municipale Santagati da noi raggiunto ieri mattina al telefono. Tuttavia l'impegno del nostro nucleo di tutela del territorio a effettuare periodici blitz nell'area è confermato”.

Il Comune di Meesina, a ogni modo, è alla costante ricerca di risorse economiche per avviare un piano di bonifica delle discariche. Intanto, a dispetto delle buone intenzioni, a Santa Lucia i camion continuano a scaricare.

La fotogallery di Dino Sturiale

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