#Barcellona. Un fallimento il bike sharing in città

Bike sharing a Barcellona Pozzo di Gotto
Bike sharing a Barcellona Pozzo di Gotto

Bici con ruote sgonfie, scatenate o mangiate dalla ruggine, postazioni poco funzionanti: il bike sharing made in Barcellona Pozzo di Gotto non pedala, bloccato da incuria e vandalismo. Un servizio inaugurato già morto nell'ottobre del 2013 e che oggi langue esanime nelle zone di piazza delle Ancore, di piazza Stazione in località Coccomelli, di piazza Falcone Borsellino, di piazza Vecchia Stazione e all'interno dei Giardini Oasi. Immagini sconcertanti. Affermazioni che purtroppo trovano riscontro in tanti casi dove le colonnine e i mezzi lucidi del giorno dell'inaugurazione sono ridotti a ferraglia abbandonata e,  se funzionanti, ben poco utilizzati. Basta vedere le foto pubblicate dalla nostra redazione per averne la conferma. E' incredibile come l'azienda che gestisce il servizio, la Bicincittà, che fino al 2018 gestirà il servizio per poi passare come da contratto totalmente di competenza del Comune, non si chieda perché solo pochi cittadini ne abbiano usufruito.

Ma il vero problema non è soltanto il servizio offerto dall'azienda Bicincittà, con il Comune Barcellonese che potrebbe fare sentire la propria voce e richiamarla perché un servizio più adeguato. Quante mamme porterebbero i figli a spasso o a scuola in bici, ma devono rinunciare per le pessime condizioni delle strade? Quanti anziani hanno paura di tornare a pedalare per la mancanza di piste ciclabili? Servono percorsi, zone ciclabili e piste usufruibili serenamente anche dai bambini.

Un progetto di mobilità sostenibile serio ha bisogno risposte serie. Si deve smettere di spendere energie e fondi per cose inutili. Ci si deve preoccupare di rendere Barcellona Pozzo di Gotto veramente a misura di ciclista, non solo a parole. Che si inizi a fare le cose come si deve, partendo dalle basi, allora qualcosa cambierà. E forse anche l'immagine del bike sharing risulterà meno arrugginita.

Aggiornamento 20.32

Ci segnalano che dopo la pubblicazione d questo articolo sono state rimosse le biciclette di piazza delle Ancore.

Carmelo Amato

Il giornalismo è la sua ragione di vita. Indistruttibile, infaticabile, instancabile, riesce a essere sul posto “prima ancora che il fatto succeda”. Dalla cronaca nera allo sport nulla gli sfugge. È l’incubo degli amministratori comunali, che se lo sognano anche di notte e temono i suoi video e i suoi articoli nei quali denuncia disservizi e inefficienze e dà voce alle esigenze dei suoi concittadini.

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