Barcellona PG, il centrodestra arriva spaccato alle amministrative: candidati Ilenia Torre e Pinuccio Calabrò

MESSINA. Sulla scelta del candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative il centrodestra barcellonese si spacca. Da una parte Ilenia Torre, dall'altra Pinuccio Calabrò. L'avvocato Ilenia Torre sarà la candidata della coalizione composta da Diventerà Bellissima, Fratelli d'Italia, Barcellona Futura, Noi Giovani, Lista Quartieri, Ora Sicilia, Idea Sicilia – autonomisti e altre componenti civiche. Un totale di 7 che sosterrà la candidatura dell'ex assessore comunale della Giunta Materia. Su Ilenia Torre, la coalizione ha affermato che è “una giovane professionista che riflette quei principi di equilibrio, moderazione e responsabilità che devono rappresentare una delle principali basi della buona politica. Una figura che ha già dimostrato sul campo, anche nella sua precedente esperienza amministrativa, le proprie spiccate doti sia professionali e umane. Le 7 liste che supportano la sua candidatura sono rappresentative di tutte le forze politiche, sociali e culturali che compongono la coalizione”.

Sulla definitiva rottura con Lega e Forza Italia, i membri della coalizione dichiarano che “la decisione degli esponenti locali di Lega e Forza Italia di designare aprioristicamente un candidato sindaco senza alcuna preventiva consultazione di tutte quelle componenti della medesima coalizione che hanno a cuore le sorti di Barcellona Pozzo di Gotto e che intendono far prevalere l'interesse dei cittadini su qualsivoglia gioco di potere, non ha certamente incentivato quel confronto che più volte avevamo chiesto. Un confronto che doveva essere finalizzato alla designazione di un unico candidato di coalizione. Ma un candidato scelto in maniera condivisa, sulla base di idee comuni, di programmi e di progetti da attuare”.

Lega e Forza Italia scenderanno in campo con un altro avvocato, Pinuccio Calabrò, che “dopo un'attenta analisi e nell'esclusivo fine di dare un contributo alla propria città, a cui si ritiene intimamente legato, ha deciso di candidarsi alla carica di primo cittadino. Dopo ampio e approfondito confronto con i e i movimenti civici, con i quali si condividono pienamente principi, valori e piattaforma politica programmatica, la candidatura è sostenuta, oltre che dai sostenitori di Salvini e FI, anche dal movimento Vox Italia e dalle liste civiche Noi ci siamo, Grande Sicilia, Idea Repubblicana, Barcellona nel Cuore dell'ex assessore Franco La Rocca, Prima il Territorio di Rosario Catalfamo, dalla lista dei uscenti Melangela Scolaro, Alessandro Nania e Nino Munafò (gruppo politico riconducibile alla consigliera comunale Daniela Ilacqua) e da due liste civiche vicine al parlamentare ARS Tommaso Calderone”. In ogni caso, Calabrò ci tiene a sottolineare di augurarsi “l'unica condizione che possa portare alla massima condivisione del progetto da parte di tutta l'area del centrodestra: che tutti i partiti e movimenti che in quest'area si riconoscono percorrano identiche strade sia a Milazzo che a Barcellona Pozzo di Gotto, visto che costituiscono un'unica piattaforma inscindibile”.

Molto più dura la posizione di Calderone, che affida ai social il proprio pensiero. “Diventerà Bellissima si è assunta la gravissima responsabilità di frantumare il centro-destra prima a Milazzo e stasera a Barcellona. Siamo stati in silenzio…rispettosi ma non è servito a nulla. Avevamo solo chiesto di indicare il sindaco a Barcellona P.G. Lo avevamo chiesto perché eravamo il partito più votato alle Regionali e alle Europee. Lo avevamo chiesto perché avevamo più liste degli altri schieramenti; mai per arroganza, mai per presunzione. Stasera si è consumata una gravissima frattura e se non siamo amici a Barcellona e Milazzo non lo saremo neanche a Palermo. A la guerre comme a la guerre”. Durissima invece la replica del deputato regionale Pino Galluzzo che sui social scrive che “è inutile che l'avvocato Calderone continui con le minacce come quella subita da me ed altri sotto la sede di diventerà bellissima qualche settimana fa. Subordinare l'amicizia all'obbedienza è inaccettabile sia nella vita privata ed ancora di più in politica,la cittadinanza si ribellerà, anzi si è già ribellata. Mistificare i fatti come quelli che hanno determinato la rottura del centrodestra non gli sarà più consentito”.

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