Barcellona PG, convalidato arresto 26enne fermato ieri per spaccio di droga e furto ma rigettata richiesta di carcerazione

MESSINA. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto Salvatore Pugliese ha convalidato l'arresto e rigettato la richiesta di misura cautelare personale per il 26enne rumeno A. A., in manette ieri con la compagna M. N., coetanea barcellonese, difesi dall'avvocato Nino Sottile. Nell'ambito dei servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di droga, i carabinieri della Sezione Radiomobile di Barcellona Pozzo di Gotto li avevano arrestato in flagranza di reato ritenendoli responsabili in concorso dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, coltivazione di sostanze psicotrope e furto aggravato di energia elettrica. I Carabinieri avevano notato l' all'esterno della propria abitazione e dato il suo atteggiamento hanno deciso di effettuare un controllo. Il 26enne è stato trovato in possesso di marijuana. A questo punto, i militari hanno esteso il controllo anche all'abitazione dove l'uomo vive con la propria compagna. La perquisizione domiciliare, effettuata con l'ausilio del Nucleo Cinofili Carabinieri di Nicolosi ha consentito il rinvenimento di circa 23 grammi di marijuana, 6 piantine della medesima sostanza coltivate sul terrazzo dell'abitazione in alcuni vasi di terracotta e un bilancino di precisione. Inoltre, i militari hanno riscontrato anche un allaccio abusivo di corrente elettrica praticato attraverso il collegamento diretto alla linea esterna attivato per mezzo di un interruttore magnetotermico. L'anomalia è stata poi confermata anche da personale della società che eroga l'energia elettrica. La droga e il bilancino di precisione sono stati sequestrati e i due giovani sono stati arrestati in flagranza di reato. Al termine delle formalità di rito, come disposto dal sostituto procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, l'uomo è stato accompagnato presso la propria abitazione agli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo, mentre la donna è stata rimessa in libertà.

Secondo il giudice Pugliese, non risultando “eseguita indagine sulla sostanza vegetale rinvenuta per cui la sola indicazione “verosimilmente marijuana” è insufficiente a ritenere che si tratti di vegetale con contenuto stupefacente né tanto meno a individuare il contenuto drogante sospettato” e ritenendo che la quantità rinvenuta sia da ritenere per uso personale, ha ritenute che “non sussiste la flagranza del delitto di detenzione ai fini di spaccio contestato”. Per quanto concerne invece il reato di furto aggravato di energia elettrica l'arresto è stato ritenuto “legittimo e va convalidato” mentre la “richiesta di custodia cautelare in carcere va rigettata” e ha disposto “l'immediata dell'arrestato se non detenuto per altra causa”.

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