#Bagheria. Gli imprenditori si ribellano al pizzo, ventidue arresti

bagheriaA Bagheria gli imprenditori onesti hanno denunciato i mafiosi che gli chiedevano il pizzo. E così, con l'operazione Reset 2 i carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito ventidue provvedimenti restrittivi nei confronti di capi e gregari del mandamento mafioso di Bagheria. Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, sequestro di persona, danneggiamento a seguito di .

Sono stati in trentasei gli imprenditori che hanno raccontato ai Carabinieri vessazioni e minacce. Sono state ricostruite circa cinquanta estorsioni.

“È una grande operazione, quella denominata Reset 2, importantissima sotto due aspetti. La gente, gli imprenditori onesti, quella stragrande maggioranza di persone che vede nella mafia la fine di ogni possibilità di riscatto e di sviluppo, è scesa in campo con più determinazione e non ha avuto paura di farlo, perché ha fiducia nelle istituzioni e crede convintamente nella legalità – ha affermato il ministro dell'Interno Angelino Alfano che ha telefonato al comandante generale dei Carabinieri Tullio Del Sette per complimentarsi per il lavoro svolto. L'altro aspetto, non meno importante, è lo straordinario lavoro dei nostri Carabinieri, in particolare del Comando provinciale di Palermo, che oggi hanno inferto un durissimo colpo al mandamento mafioso di Bagheria con 22 provvedimenti restrittivi nei confronti di capi e gregari – ha sottolineato ancora il ministro. Complimenti dunque alla Magistratura e ai Carabinieri per i risultati raggiunti che rappresentano un altro punto a vantaggio della Squadra Stato di cui tutti, a vario titolo, facciamo parte.  Tutto questo è stato possibile grazie alle ricostruzioni attente e coraggiose di oltre trenta imprenditori locali che hanno trovato la forza di dire no al pizzo e alle spietate logiche criminali”.

Un plauso all'arma dei carabinieri e ai della Procura di Palermo per l'importantissima operazione che ha assestato un duro colpo al racket delle estorsioni a Bagheria, arriva dal  viceministro dell'Interno Filippo Bubbico. “Ma soprattutto un grazie agli imprenditori coraggiosi che hanno deciso di denunciare. Sono il simbolo dell'Italia onesta che sa sempre da che parte stare. Quella dello Stato e della legalità”.

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