Attualità. Il Procuratore Gratteri a Barcellona PG: “Razionalizzando le risorse si combattono le mafie”

Gratteri con i rappresentanti delle forze dell'ordine barcellonesi
Gratteri con i rappresentanti delle forze dell'ordine barcellonesi

Storia segreta della ‘ndrangheta”, il nuovo libro del di Catanzaro Nicola Gratteri e dello storico delle organizzazioni criminali Antonio Nicaso, è stato presentato in serata presso il gremito auditorium di San Vito. L'evento è stato organizzato dal movimento Città Aperta. A moderare l'incontro con gli autori il dottore Gianluca Sidoti. “Storia segreta della ‘ndrangheta” è un libro che tenta di fare capire quanto sia necessario combattere con qualsiasi mezzo il “mostruoso animale giurassico che non si estingue, perché sono ancora molti a proteggerlo, a tutelarlo e a legittimarlo”. Il libro sta in poco tempo riscuotendo un notevole successo (appena uscito è già stato ristampato). “Grazie alla sua enorme capacità di stringere relazioni con il potere – dichiara Gratteri – la ‘ndrangheta si è infatti radicata in quasi tutti i continenti e ha assunto una dimensione globale, in un singolare connubio di tradizione e adattabilità, forza d'urto e mediazione, logiche tribali e cointeressenze politico-finanziarie. Ma la ‘ndrangheta è anche l'organizzazione mafiosa meno conosciuta, tanto che non molti anni fa, prima della strage di Duisburg in Germania, era ancora considerata una versione casereccia di Cosa Nostra. Fin quando nel linguaggio comune esisteranno ancora termini come amnistia, indulto e prescrizione non andiamo avanti, continueremo solo a parlarci addosso”. Gratteri ha anche affrontato il tema della razionalizzazione delle risorse, nel tentativo di sconfiggere la criminalità organizzata in minor tempo: “Non ci sono soldi, anche perché quei pochi che ci sono vengono spesi male. Si continuano a fare nei Ministeri, ci sarebbero delle cose da eliminare, ma non lo si fa solo per motivi politici. Ad esempio si potrebbe informatizzare il processo, risparmiando così milioni di euro, si potrebbero chiudere i tribunali inutili. Visto che non ci sono i soldi, dobbiamo cercare di razionalizzare i fondi”. Al termine dell'incontro si è tenuto il consueto firma copie con gli autori.

Carmelo Amato

Il giornalismo è la sua ragione di vita. Indistruttibile, infaticabile, instancabile, riesce a essere sul posto “prima ancora che il fatto succeda”. Dalla cronaca nera allo sport nulla gli sfugge. È l’incubo degli amministratori comunali, che se lo sognano anche di notte e temono i suoi video e i suoi articoli nei quali denuncia disservizi e inefficienze e dà voce alle esigenze dei suoi concittadini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *