Assolta imprenditrice di Brolo dall’accusa di truffa: “Il fatto non sussiste”

Guardia di Finanza Patti 1 Il Giudice monocratico del Tribunale di Patti, D.ssa Giovanna Ceccon, ha assolto con formula piena un'imprenditrice di Brolo, titolare di un'impresa operante nel settore dell'impiantistica, che era stata chiamata a rispondere in giudizio per l'ipotesi di truffa.

Secondo l'accusa, la donna si sarebbe resa irreperibile dopo aver incassato un acconto di 9 mila euro per lavori di manutenzione commissionati da una struttura ricettiva, inducendo così in errore il committente attraverso artifici e raggiri finalizzati a sottrarsi all'adempimento dell'obbligazione contrattuale.

A smontare l' accusatorio è stato l'avvocato Massimiliano Fabio, difensore dell'imputata, il quale ha dimostrato – anche attraverso testimonianze e una copiosa produzione documentale – la buona fede della propria assistita, evidenziando come non vi fosse alcuna irreperibilità e, al contrario, come la condotta dell'imprenditrice fosse sempre stata coerente con la volontà di portare a termine il . Secondo la difesa, eventuali criticità nell'esecuzione dell'accordo sarebbero semmai da attribuire all'inadempimento della controparte.

Nel corso del procedimento, il pubblico ministero aveva richiesto la condanna dell'imputata alla pena di otto mesi di reclusione. Tuttavia, all'esito dell'istruttoria dibattimentale, il Giudice ha ritenuto infondata l'accusa, pronunciando una sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste.

Una decisione che ristabilisce la verità dei fatti e restituisce all'imprenditrice piena dignità professionale e personale.