Arrestati due stalker a Messina e Sant’Agata Militello
Uno un conoscente occasionale, l'altro un ex compagno. In entrambi i casi, due uomini incapaci di accettare un no come risposta. In manette due stalker, che con il loro comportamento hanno reso un inferno la vita di due donne.
Stamane è stato posto agli arresti domiciliari P. B., trentunenne messinese, accusato “di aver compiuto reiteratamente atti persecutori, con minacce e molestie, nei confronti di una donna, mediante insistenti contatti, anche notturni, sia telefonici che su Facebook”.
Da aprile e fino a tempi recentissimi, l'uomo ha bersagliato una conoscente con messaggi ingiuriosi e pesantemente minacciosi, arrivando persino a inviarle foto di donne sgozzate.
“Conosciuto occasionalmente nel 2012 –spiegano dalla Questura di Messina– lo stalker aveva iniziato a fare alla vittima dei semplici complimenti, giungendo a fare nei successivi incontri delle battute talvolta inopportune. Cessate le sporadiche occasioni di incontro, mai agevolate da parte della donna, da giugno 2013 ha iniziato a importunarla con sms e con messaggi su Facebook, che dall'aprile scorso si sono evoluti in vere e proprie persecuzioni telematiche.
La ripetitività, l'insistenza e il tenore sempre più rabbioso, violento e minaccioso dei messaggi inviati alla vittima, costituiscono un quadro sintomatico di una vera e propria ossessione, soprattutto se si tiene conto che non vi era stata alcuna relazione affettiva”.
Un altro stalker è stato arrestato a Sant'Agata Militello. Si tratta A. C., ventiquattrenne noto al Commissariato di Polizia Torrenova. Anche per lui l'accusa è di atti persecutori nei confronti di persona alla quale era legato da una relazione sentimentale e danneggiamento aggravato.
“Ieri pomeriggio i poliziotti sono intervenuti a piazza Duomo dopo una segnalazione telefonica per il danneggiamento di un'auto –dichiarano dalla Questura. Ai poliziotti giunti sul posto, la vittima ha riferito di aver parcheggiato l'auto in quella piazza per andare a prendere la figlia a scuola e di avere trovato al ritorno il parabrezza sfondato.
Gli immediati accertamenti e le dichiarazioni acquisite da diversi testimoni hanno permesso di appurare che era stato l'ex compagno della vittima, a mani nude, a distruggere il parabrezza dell'auto. È poi emerso che da mesi la donna era perseguitata dall'ex compagno con sms di minacce e danneggiamenti vari”.
ll giovane è stato rintracciato e arrestato per stalking e danneggiamento aggravato e su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Patti Bonanzinga, trattenuto presso le camere di sicurezza, in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.